In principio fu skysphere, poi venne la volta di grandsphere, e oggi è il giorno di urbansphere, la terza show car della serie “sphere” con cui Audi declina la sua visione di mobilità (elettrica, manco a dirlo) del futuro. Una visione abbastanza particolare, soprattutto in quest’ultimo caso, dal momento che stiamo parlando di una vettura destinata alle megalopoli che verranno, lunga cinque metri e mezzo. Non esattamente le dimensioni che ti aspetteresti da una citycar.
AUDI SKYSPHERE E GRANDSPHERE
Audi urbansphere concept: visuale dall'alto
Presentata lo scorso agosto, Audi skysphere concept interpreta una possibile roadster elettrica a interasse variabile, sospensioni pneumatiche adattive, 632 CV di potenza e 750 Nm di coppia, con uno 0-100 km/h coperto in 4 secondi. Al Salone IAA di Monaco di settembre è poi arrivata Audi grandsphere concept, con taglio della carrozzeria da Sportback, con 721 CV di potenza e guida autonoma di Livello 4.
Audi urbansphere concept: il frontale a tutta luminosità
IL DESIGN CHE VERRÀ Come le altre due concept, anche urbansphere anticipa le prossime scelte stilistiche della casa, ma più di tutto un approccio non convenzionale al design, che parte dall’interno (visto come nuovo spazio abitativo, tant’è che mancano volante, cruscotto e pedali, per lasciare spazio ai passeggeri) e si sviluppa successivamente all’esterno. Lo sviluppo di questo concept è stato portato avanti con alcuni potenziali clienti cinesi, in un insolito processo di co-creazione.
COM’È FATTA FUORI AUDI URBANSPHERE
Audi urbansphere è il prototipo più grande mai realizzato dalla casa tedesca: è lunga 5,51 metri, larga 2,01 metri e alta 1,78 metri, con un passo record di ben 3,4 metri.
Audi urbansphere concept: visuale anteriore
SONO TUTTI LED Il single frame ottogonale ha dimensioni che vanno oltre l’enorme, e prosegue idealmente nelle prese d’aria anteriori. È completamente rivestito da una cover trasparente, sotto la quale si trovano le superfici interne romboidali e luminose, capaci di dar vita a un vero e proprio palcoscenico luminoso, che serve anche a comunicare con gli altri utenti della strada. Affusolati i gruppi ottici anteriori, che aggiungono la firma luminosa della vettura e servono da “frecce” dinamiche.
Audi urbansphere concept: visuale laterale
OMAGGIO AL PASSATO La silhouette della carrozzeria è aerodinamica, con il parabrezza inclinato e il tetto slanciato che termina in un lungo spoiler sopra il lunotto. I passaruota prominenti riprendono quelli della concept grandsphere, mentre i cerchi da 24 pollici a sei razze rendono omaggio alla show car Audi Avus degli anni Novanta.
ABITACOLO HIGH-TECH
Audi urbansphere concept: il posto guida con il volante occultato
Come altri concept visti di recente (Kia EV9, l’ultimo in ordine di tempo), anche in Audi urbansphere l’abitacolo ha una configurazione variabile che permette ai passeggeri di vivere “esperienze” di entertainment e di condivisione di contenuti durante il viaggio. Qui tutto è però portato all’esasperazione, molto più che nel maxi SUV coreano: manca il volante, non ci sono display né pedaliera, perché l’auto ha la guida autonoma di Livello 4.
Audi urbansphere concept: il tappeto rosso luminoso all'apertura delle portiere
UN LIBRO APERTO Anche in questo caso le portiere si aprono a libro: manca il montante centrale, i sedili ruotano verso l’esterno e al suolo viene proiettato un vero e proprio tappeto rosso luminoso che accoglie gli ospiti. Quattro i posti: i sedili posteriori in particolare sono molto accoglienti, possono reclinare gli schienali di 60 gradi fino a trasformarsi in vere e proprie chaise longue. I sedili anteriori possono ruotare di 180° per consentire conversazioni tra passeggero. Ogni seduta possiede poi una “sound-zone” con altoparlanti dedicati.
CINEMA IN AUTO Un enorme display OLED trasparente posto tra le due file di sedili si occupa di proiettare le immagini dell’infotainment per chi siede dietro. Ai passeggeri è riservata anche una console ad altezza variabile, con tanto di minibar.
Audi urbansphere concept: le sedute posteriori reclinate
NIENTE COMANDI Del tutto priva di comandi o display touch la plancia davanti al guidatore, sostituita da superfici in radica, fibre naturali e sintetiche. Il volante è a scomparsa, ed esce solo quando si attiva la guida manuale. Le informazioni di guida vengono visualizzate lungo la plancia, alla base del parabrezza. Per muoversi tra i vari menu dell’infotainment il conducente ha a disposizione un satellite touchless posizionato sulla portiera, capace di interpretare anche i comandi gestuali. Le portiere integrano occhiali VR da utilizzare insieme all’infotainment per esperienze di realtà aumentata mentre si viaggia.
MOTORI E AUTONOMIA
Audi urbansphere concept: visuale di 3/4 posteriore
Come tutti i modelli elettrici premium del gruppo Volkswagen, anche urbansphere è costruita sulla piattaforma PPE (Premium Platform Electric, sviluppata in collaborazione con Porsche), con trazione integrale quattro e ricarica a 270 kW in corrente continua. Due motori elettrici, uno per asse, per una potenza complessiva di 401 CV e 690 Nm di coppia.
ASSETTO INTELLIGENTE A cinque bracci lo schema dell’avantreno, multilink al posteriore. Quattro le ruote sterzanti, mentre la gestione dell’assetto è affidata a una piattaforma elettronica dedicata che carica o scarica ogni singola ruota a seconda delle esigenze del conducente e della situazione di guida, leggendo i dati del navigatore e dei sensori a bordo.
Audi urbansphere concept: la firma luminosa dinamica al posteriore
BATTERIA La batteria ha una capacità di ben 120 kWh, che consente al prototipo un’autonomia di oltre 750 km nel ciclo WLTP. L’elevata potenza di ricarica garantita dalla piattaforma a 800 V permette di accumulare, nelle condizioni ideali, 300 km di autonomia in dieci minuti, e di passare dal 5% all’80% in meno di mezz'ora.