PIÙ ROTTAMI, MENO INQUINI Il settore automotive, sempre nel mirino di politici, amministratori locali e associazioni ambientaliste, può permettersi di festeggiare adeguatamente - almeno in Italia - la Giornata Mondiale dell’Ambiente, che si celebra in tutto il mondo nella giornata del 5 giugno. La campagna di rottamazione dei mesi scorsi, infatti, sostenuta dagli incentivi governativi, ha permesso di rottamare in tre mesi e mezzo circa 186.000 vetture obsolete, evitando di immettere nell’ambiente 115.000 tonnellate di CO2.
UNRAE: nuovi incentivi per la Giornata Mondiale dell'Ambiente
TARGET UE Nel 2020 il mercato italiano dell’auto (che rimane comunque in piena crisi, come dimostrano i dati di vendita di maggio) ha raggiunto il target di CO2 stabilito dall’Unione Europea: il livello medio di emissioni delle vetture immatricolate nell’anno è infatti risultato di 3,4 g/Km inferiore al target indicato dall’UE. Un risultato reso possibile - anche - dal piccolo aumento delle quote di mercato di auto ibride (HEV), plug-in (PHEV) ed elettriche (BEV), arrivate rispettivamente al 27,4%, 4,2% e 3,1%, il doppio del 2020 e sei volte tanto rispetto al 2019.
CHI COMPRA COSA L’analisi demografica degli acquirenti di auto elettrificate evidenzia che nel periodo gennaio-maggio i privati che hanno comprato plug-in ed elettriche sono stati per il 65% uomini; più omogenea invece la distribuzione tra i due sessi nell’ambito delle ibride (HEV). Plug-in ed elettriche piacciono maggiormente nella fascia 46/55 anni, con il 28% di quota di mercato, seguita dai 56-65enni al 25%e dai 30-45enni al 23,6%.
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SERVONO ALTRI INCENTIVI “Il modo migliore per celebrare la Giornata Mondiale dell’Ambiente”, ha dichiarato Andrea Cardinali, Direttore Generale dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), “è favorire il ricambio del parco auto circolante, che in Italia è fra i più vetusti e inquinanti d’Europa. L’assenza di misure per l’automotive nel PNRR non è l’augurio più sincero a favore dell’ambiente. Almeno per l’anno in corso occorre supportare anche la fascia 61-135 g/Km, che ha fornito un contributo pari a tre quarti della riduzione di CO2 ottenuta sinora sulle nuove immatricolazioni. Auspichiamo, quindi, che nell’iter di conversione in Legge del Sostegni-bis compaiano misure efficaci in questa direzione”.