AUTO VECCHIE L’ultima sintesi statistica di UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), che potete scaricare in calce a questo articolo, è impietosa: nel nostro paese, 6 auto circolanti su 10 hanno la bellezza di undici anni e mezzo di vita. Delle 38.600.000 automobili immatricolate a fine 2019, quasi 12 milioni sono omologate da Euro0 a Euro3, e altrettante sono le non più giovanissime Euro4, per un totale del 58% del parco complessivo.
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E NON SOLO LE AUTO Un dato che pone l’Italia molto sotto la media europea, a cui si somma l’età media dei veicoli industriali con portata superiore alle 3,5 tonnellate (13,6 anni) e quella degli autobus (poco meno di 12 anni). I numerosi appelli al rinnovo del parco auto (qui tutti i modelli che beneficiano del bonus statale, e gli incentivi messi in campo delle diverse case), insomma, non sono solo utili alle case per vendere più auto, ma trovano una ragione nella necessità di migliorare la qualità dell’aria che respiriamo, e rendere più sicura la vita di chi si muove in automobile.
IMMATRICOLAZIONI IN AUMENTO Al netto dell’annata nera 2020, con la quale il mercato auto sta ancora facendo i conti, fino al 2019 le immatricolazioni delle auto nuove sono arrivate a sfiorare i due milioni di unità (1.917.000), con una prevalenza della quota di quelle a benzina (852mila unità, pari al 44,45%), seguita da gasolio (763mila immatricolazioni, pari al 39,8%) e GPL (7,1%). A parte la penalizzazione delle motorizzazioni diesel, è interessante segnalare il sorpasso delle ibride (5,73%) sul metano (2,02%), seguito dai veicoli puramente elettrici (0,56%) e plug-in (0,34%).
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SUV ALLE STELLE Per quanto riguarda la tipologia di carrozzerie, crescono a doppia cifra solo i SUV, che raggiungono il 42,5% del mercato, tallonando da vicino le berline, che rimangono in prima posizione con in 46,7% delle vendite. Curioso, ma non sorprendente, il dominio apparentemente inarrestabile del “grigio”, il colore scelto dal 36,2% degli acquirenti, seguito dal bianco (27,3%) e dal nero (15,2%). Più lontani i colori azzurri - con anche il blu - che si assesta al 10,5%, mentre il rosso rimane al 6% nelle scelte dei consumatori.
SEMPRE MENO GIOVANI Per quanto riguarda il rapporto tra generi, la quota maschile continua a essere la più rilevante, con le immatricolazioni che, negli ultimi dieci anni, oscillano tra il 59% e il 60%, mentre quella femminile oscilla tra il 40% e il 41%. Per quanto riguarda le fasce d’età, invece, il primato va alla fascia 30-45 anni con il 26,3% nel 2019, ma in calo costante nei dieci anni considerati (nel 2010 era il 34,7%), così come la fascia 18-29 anni, a indicare una progressiva perdita di potere di acquisto delle fasce più giovani.
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E GLI INCENTIVI? Come scrivevamo in apertura, la pubblicazione di UNRAE esce in concomitanza con la crisi innescata dal Covid-19 che, come si legge nel rapporto, ha aggravato una situazione di mercato che già nel 2019 appariva complicata. “Due mesi di chiusura totale delle reti distributive, seguiti dalla lenta ripresa di una domanda depressa dalla crisi economica, hanno dato il colpo di grazia a un primo semestre 2020 che si è chiuso con numeri dimezzati anno su anno”, sottolinea Andrea Cardinali, Direttore Generale UNRAE. Si attende una possibile - e auspicabile - svolta grazie alle misure di rilancio varate dal Governo, che stanno prevedibilmente riscuotendo grande successo, al punto che la prima tranche è già andata esaurita.
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Comunicato Stampa UNRAE Sintesi Statistica 2019 | 169 Kb |