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La nuova Classe E in dettaglio, tra consuetudini aggiornate e adeguamenti al downsizing imperante. Con un carico di bit fatto di telecamere, radar, processori e sensori per la sicurezza attiva e passiva. In attesa di vederla al Salone di Ginevra in marzo.
EVOLUZIONISTA La media di Casa Mercedes arrivaall'ottava generazione: signorile, robusta e lussuosa, come vogliono i valori associati al best seller con la stella. Sempre con motori in grado di accontentare globetrotter planetari e risparmiosi come gli ultimi irriducibili del casello-casello. Ora però diventa anche tecnologica per continuare ad essere il nocciolo duro della Casa, sia a livello di numeri che fatturato.
FASCINATION DETROIT Un debutto che, il giorno prima dell'apertura del Salone in una Detroit immalinconita, ha assunto quasi il sapore di una sfida basata sulla consapevolezza di essere la prima della classe.Nessuna sorpresa dal punto di vista stilistico: rimangono intatti i canoni di eleganza e classicità. Eppure non si può parlare di semplice restyling, lo stacco generazionale è deciso. Gli occhi tondi introdotti negli Anni 90 da Bruno Sacco rimangono doppi ma... diventano squadrati. Come anticipato dal concept Fascination.
MEMORIE STORICHE Innovativo per il casato anche il trattamento riservato alle lamiere sfaccettate, con tanti spigoli vivi.Il cofano piatto mette in evidenza la cabina abitativa. E il terzo volume classicheggiante esibisce fari meno leziosi, lontani da quelli alettati che si annerivano con il fumo del gasolio, retaggio delle edizioni ormai storiche. Rimane la classica mascherina stellata, con il paraurti bucato dalle prese d'aria, ma il continuo inseguimento di tradizione e modernità si nota subito dai piccoli led che brillano nel paraurti, per attirare gli occhi e le attenzioni.
NO PANZER Per il resto la fiancata corre via liscia, con la cintura non troppo alta a differenza di certe tedesche modello panzer division, e il taglio cromato tra lamiere e vetrata che si inarca nei pressi del montante posteriore, fino ad accompagnare la forma del bauletto.Anche questo quasi nascosto come da scuola Lexus nella vista laterale,mentre diventa ben presente nella vista da dietro. Non sportiva ma neppure fané, con misure che rimangono quasi le medesime del modello uscente: 486 centimetri in lunghezza, 185 in larghezza e 147 in altezza.
LISCIA COME IL VENTODa primato il coefficiente aerodinamico: contrariamente a quanto si potrebbe pensare le forme più spigolose e sfaccettate, oltre alla cura del sottoscocca, hanno fatto guadagnare ancora qualcosa: ora siamo a 0,25. Riduzione consistente rispetto allo 0,29 del modello uscente e valore importante per un'auto destinata a macinare chilometri. Fa da degno corollario alla cura posta nella ricerca del miglioramento continuo, il capitolo consumi ed emissioni, senza andare a scapito delle prestazioni.
UNA TIPA DIRETTAOtto propulsori su dieci sono ad iniezione diretta e consumano il 23% in meno rispetto alle versioni precedenti. Tutte Euro 5, possono poi contare sul pacchetto BluEfficency che ha visto gli sforzi degli ingegneri focalizzarsi su riduzione del peso e migliore gestione dell'elettronica. Oltre a pneumatici a bassa resistenza al rotolamento, funzione start-stop che spegne il motore nelle brevi soste e servosterzo, alternatore e clima con logiche di funzionamento improntate al "fuel saving".
PIÙ AMG PER TUTTI Siccome non si vive di solo sacrificio ma anche la vista e gli altri sensi vogliono la loro parte, su tutte le classe E sarà possibile avere il pacchetto AMG che prevede doppi scarichi cromati, assetto ribassato, pneumatici extralarge e tutte le minuzie da piedoni che accompagnano la serie. Inutile dire che la vera AMG degna di questo nome è la E63AMG da 525 cavalli. La gamma normale comprende in ogni caso propulsori a benzina e a gasolio da quattro a otto cilindri. Dal sei cilindri in su si può avere la trazione integrale di Casa.
DOWSIZING VERDE Rimanendo sul classico e sullabenzina verde ci sono iquattro cilindri a iniezione diretta contraddistinti dalla sigla CGI, con cilindrata di 1,8 litri non si fanno mancare turbo e fasatura variabile. La E200 CGI con cambio manuale a sei marce eroga 186 cavalli, consuma 6,8 litri nel ciclo combinato e limita le emissioni a 158 grammi di CO2 al chilometro. La E250 CGI offre 204 cavallie cambio automatico a 5 rapporti con una coppia di 310Nm, ovvero il 26% in più rispetto al vecchio 6 cilindri, miracoli del downsizing. Il V6 della 350 CGI offre 292 cavalli mentre la E per correre nelle autobahn, la 500, arriva a quota 388 puledri.
BUON VECCHIO GASOLIO Lo spirito downsizing ha dominato anche i cofani a gasolio con un quattro cilindridotato iniettori piezoelettrici di ultima generazione e doppio turbo, articolato in tre livelli di potenza: 136, 170 e 204 cavalli (E 200 CDI, E220 CDI, E250 CDI). La versione con meno cavalleria si accontenta, secondo la Casa, di soli 5,3 litri di carburante per 100 chilometri, mentre la versione da 204 cavalli offre più potenza e copia del V6 che va a sostituire. Per chi proprio vuole il frazionamento nobile rimane la E350 CDI con 231 cavalli e sei cilindri, mentre dall'autunno 2009 arriva il pacchetto BlueTec per pulire i gas di scarico: già in regola con le normative Euro 6 previste per il 2014.
E COME TECNOLOGIA Ma il cuore della nuova Classe E sta tutto nella tecnologia e negli aiuti elettronici pensati per guidare bene e viaggiare meglio. Sono operativi una serie di "assistenti" elettronici pronti a dare l'aiutino se il conducente manca di polso. L'Adaptive Main Beam Assist regola le luci in rapporto all'ambiente, evitando di abbagliare se arrivano auto in senso opposto e facendo "piena luce" in caso di strada libera. Mentre se il guidatore si appisola l'Attention Assist valuta la presa salda sullo sterzo e ne attira l'attenzione con piccoli scossoni. Stesso discorso per la frenata assistita, pronta a segnalare improvvisi avvicinamenti repentini e attivare o aumentare fino alla giusta pressione il peso sul pedale. La E poi non ha neppure paura del buio: il Night View Assist, trapiantato dalla classe S, è ottimizzato per riconoscere i pedoni lontani dal cono di luce dei fari, evidenziandoli sul display di bordo. Il salto di corsia involontario prevede un sistema apposito per evitarlo.
MANIACALE L'attenzione alla sicurezza diventa poi maniacale con la telecamera che legge i cartelli con i limiti di velocità rimandandoli sul cruscotto. Mentre il cofano si alza per proteggere il pedone, soluzione non nuova ma ottimizzata: sono usate le molle invece delle cariche esplosive. La batteria di sette airbag protegge il bozzolo abitativo. Oltre ai secondi piloti virtuali non mancano i vizi mirati al relax e all'entertainment, con hi-fi completi e connessione bluetooth per usare il telefonino a mani libere.
SUONI E MASSAGGI Tutto governabile tramite rotellona annegata nel tunnel centrale, a portata di dito per guidatore e passeggero. Sono disponibili poi sedute con fianchi "adattivi" che si irrobustiscono in base all'accelerazione laterale, grazie all'interazione di sensori, accelerometri, valvole piezoelettriche e cuscini gonfiabili. Gli interni sfaccettati e spigolosi come le linee esterne nascondono invece una serie di diavolerie elettroniche pensate più per il giovane cliente cresciuto a pane e computer che per il classico cumenda che non fa niente senza la segretaria.
FERITOIE VARIABILI Per sintetizzare la commistione tra modernità e tecnologia, basta pensare agli interni che sotto sedili in pelle e spazi abbondanti nascondono aiuti alla guida mixandoli a massaggi rilassanti. O forse ancora alla classica calandra e alle feritoie per il raffreddamento del radiatore, che non sono fisse, ma si aprono al flusso dell'aria in base alla necessità per ottimizzare il rendimento energetico. Contribuiscono a migliorare l'aerodinamica e a perpetuare la tradizione, ma solo in apparenza. Una E che vive di elettronica.