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Toyota Prius 2009


Avatar Redazionale, il 13/01/09

15 anni fa - E' più bella, ecologica e sportiva.

La pioniera di tutte le ibride si rinnova da cima a fondo con la terza generazione, per diventare ancora più ecologica, funzionale e sicura. Candidata regina del Salone di Detroit, sarà lanciata negli States nella tarda primavera.

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NON C'E' DUE SENZA TRE Oltre un decennio di onorato servizio e un milione abbondante di esemplari venduti. Sono questi i numeri lusinghieri totalizzati dalle prime due generazioni della Prius. La prima ibrida di massa nella storia dell'automobile al Naias di Detroit sfila in passerella con un modello completamente nuovo, atteso sul mercato nella seconda metà dell'anno.

PORTABANDIERA La Prius rappresenta una vera e propria icona dell'ecologia su ruote e al tempo stesso una bandiera tecnologica per la Toyota che, nel riprogettarla, non sembra aver lasciato nulla al caso. Le novità più evidenti sono chiaramente quelle che riguardano la carrozzeria. La sagoma mantiene la stessa impostazione di prima, con il padiglione che si collega senza soluzione di continuità alla coda, ma ora si ha la sensazione che il taglio sia più a cuneo e sportivo.

VIA COL VENTO La lunghezza aumenta di 1,5 cm, fino a 446 cm, mentre l'altezza rimane quella del modello precedente, 149 cm, con il punto più alto che si sposta però all'indietro e il montate anteriore che avanza il suo punto d'attacco. Tutto è finalizzato a un miglior rendimento aerodinamico, ottenuto restando in galleria del vento più che mai prima nella storia della Toyota e lavorando di fino anche sul sottoscocca, sugli alloggiamenti delle ruote e su ogni altro più piccolo dettaglio. Da qualunque lato si guardi la nuova Prius, illook è più moderno e seducente, complice anche il disegno più elaborato dei fari. L'aria non è insomma più da secchiona della classe, intelligente ma inesorabilmente bruttina.

LA NOVITA' FA 90 Ciò non toglie comunque che la tecnologia resti il fiore all'occhiello di questa Toyota. Il cuore della Prius III è ancora una volta l'Hybrid Synergy Drive System, che si può però considerare nuovo e ottimizzato per il 90% dei suoi componenti. Gli ingegneri hanno lavorato soprattutto su due fronti: contenimento del peso e riduzione degli assorbimenti di potenza. A voler raccontare tutte le diavolerie escogitate si potrebbe scrivere un libro. A titolo d'esempio, basti pensare che la Prius può essere dotata di un tetto a pannelli solari che all'occorrenza alimenta il sistema di ventilazione per rinfrescare l'abitacolo anche con l'auto parcheggiata. In questo modo si rende meno gravoso il lavoro fatto del climatizzatore una volta in marcia.

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CONTROCORRENTE Altre importanti novità sono un più efficiente sistema di recupero dell'energia in frenata e una pompa dell'acqua elettrica, non più azionata cioè a cinghia. In tal senso il motore della Prius è il primo a essere privo di cinghie di servizio. Curiosamente, in un periodo in cui tutti parlano di downsizing e di riduzione delle cilindrate, alla Toyota hanno scelto di andare controtendenza, ottenendo minori consumi e prestazioni più elevate da un quattro cilindri da 1,8 litri anziché 1,5, sempre fedele però al ciclo Atkinson.

CARTA CANTA Per giustificare la loro scelta, i tecnici dicono che un motore di maggior cubatura può girare a parità di prestazioni a un regime inferiore e le prime indiscrezioni sui consumi sembrano avvalorare la loro tesi. La percorrenza media dovrebbe essere nell'ordine dei 21,3 km/litro, nonostante la potenza salga fino a 98 cv, che,sommata poi a quella erogata dal motore elettrico, porta il totale disponibile a quota 134 cv. In moneta sonante questi valori si traducono in un tempo appena inferiore ai 10 secondi nello scatto 0-100, circa un secondo in meno rispetto al crono del modello attuale.

EPPUR SI MUOVE Questo, almeno, è quanto accade nella modalità Power, quando i due motori lavorano all'unisono per assicurare gli spunti più brillanti. In modalità Eco, invece, il gioco di squadra è finalizzato all'abbattimento dei consumi, che scendono a zero spaccato quando si utilizza la funzione EV, che in pratica esclude il motore termico e lascia alla sola unità elettrica il compito di muovere la Prius. Ciò può avvenire nella migliore delle ipotesi per un paio di chilometri scarsi ma permette a questa Toyota di gonfiare il petto, orgogliosa di definirsi Full Hybrid.

PER UN PUGNO DI CENTIMENTRI Detto del piatto forte, veniamo alle numerosissime migliorie di contorno. La terza generazione si mette a dieta, con largo impiego di alluminio e acciai ad alta resistenza, e segna passi avanti anche sul fronte dell'abitabilità posteriore, grazie a una struttura più smilza dei sedili anteriori. Il bagagliaio cresce leggermente in lunghezza e larghezza e la silenziosità migliora, grazie a una mirata cura a base di materiale isolante. 

HIGH TECH Siccome anche l'occhio vuole la sua parte, alla Toyota hanno scelto per l'abitacolo uno stile high tech, capace di far sentire il pilota alla guida di una macchina diversa dal solito. Padrone assoluto della scena è il mobiletto centrale sospeso, simile a quello dell'Auris, su cui è piazzata la piccolissima leva del cambio automatico. Originali sono anche le bocchette dell'aria ridotte a sottili fessure e il volante multifunzione i cui tasti, una volta azionati, fanno apparire nella strumentazione una grafica che dà l'idea di quel che si sta facendo, senza far distrarre dalla guida. All'altezza della situazione si annuncia infine anche la dotazione di accessori, con tanto di cruise control adattivo, Intelligent Parking Assist, Lane Keep Assist e Pre-Collision System, con l'auto che si può parcheggiare da sola, resta nella corsia in cui sta viaggiando e si predispone per limitare i danni ai passeggeri in caso d'imminente incidente.


Pubblicato da Paolo Sardi, 13/01/2009
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