L'alfabeto ibrido Toyota prosegue con la X. Parla il linguaggio stilistico del futuro della Casa e assomiglia tanto al cosa guiderete domani. Giocata su aperture open space promette emozioni multisensoriali. Azzurra, pulita come il cielo, multimediale. Sognando le emissioni zero. Sarà così la nuova Prius?
SOSTENIBILE Il futuro in movimento di Toyota è ibrido. Non poteva essere diversamente. Ha una X che dona quel tanto che basta di mistero e risplende sul palco d'onore in terra svizzera. Premier mondiale,esibisce design open space e open view. E accelera il percorso verso l'auto ad emissioni zero. Ibrida per famiglia, ma anche emozionante. Come molte altre Case anche Toyota punta risvegliare i sensi dell'automobilista.Va bene la tecnologia, va bene il rispetto ambientale ma per vendere e far sognare bisogna toccare le corde del cuore.
XOPEN SPACE Partiamo dallo stile. Le matite del Centro Stile europeo hanno definito una monovolume "sport-space" dall'aria modernista, con il concetto open space a guidare non solo gli interni ma anche la vista da fuori. Le portiere aperte a mo' di persiane che ci si entra anche con la pancia a cocomero e la vetrata anteriore che prosegue nella copertura del tetto, senza soluzione di continuità, proseguono le sensazioni ariose. Come per chi siede dentro, che può guardare in tutte le direzioni, dondolandosi pure sulle poltrone che si inclinano per guardare il cielo azzurro. Per romantici ad oltranza. Vista dall'alto i montanti disegnerebbero una X. Più o meno. Di qui il nome...
NO PILLAR La mancanza del montante centrale non è certo una prima assoluta e alla fine si tratta pur sempre di una quattro posti pensata per la famiglia, con le dimensioni di un'auto senza grilli per la testa. Lunga 450 cm, il passo ne misura 280, larga 185 e alta 144. Eppure riesce ad emozionare. Sarà per le ruotone da 20 pollici, che segnano i quattro angoli. Sarà per linee levigate e taglienti che creano un insieme suadente. O forse perchè suona come "la guiderete domani". E rende più dal vivo che in foto.
MUSO CHEMUSO La vista convincente ci è sembrata quella ditre quarti anteriore. Dove le linee da monovolume sono risolte con simpatia, stile hi-tech e con pochi arzigogoli, senza rinunciare a essere originali. La vetrina frontale si allunga sui lati unendosi ai fari a sviluppo verticale. Il lamierato del muso crea una lingua al contrario e, muovendo gli occhi, la ruotona da 20 pollici (225/40) con le lamiere avvinghiate attorno lancia una fiancata dalla cintura alta. Il posteriore si chiude affettato praticamente di netto, appena stondato, come un cubetto di sushi.
SENSITIVA Passando all'interno ci sono anche le emozioni olfattive, sensoriali e visive. Oltre che di comodità. I sedili, meglio dire poltrone sagomate, sono quattro. Nel loro look sobrio ed essenziale, frutto di un processo costruttivo "ad iniezione", contribuiscono ad aprire gli spazi. Un diffusore sparge profumi nell'abitacolo, Patrick Suskind (Il Profumo - Editore Longanesi, 1985) sarebbe orgoglioso. Un attento studio di tessuti e materiali plastici promette sensazioni all'altezza anche per i polpastrelli.
SEGNALI DI LUCI E poi, a completare i giochi emozionali, arrivano i segnali di luce. Ci sono tre schermi. Sulla plancia centrale si disegnano messaggi IT in stile "minority report", e viene utilizzata dal guidatore per governare sistemi audio e di intrattenimento. Lo schermo sul volante, dalla vaga forma fallica, fornisce le info di base relative a velocità consumo, potenza disponibile etc. Nel terzo schermo di fronte al guidatore trovano spazio navigatore e sistemi multimediali. Neppure a dirlo i comandi sono drive by wire. L'illuminazione interna, led based, cambia in armonia con i sottofondi musicali.
ACCOGLIENTE Assodato che i cinque sensi di un essere umano medio dovrebbero trovare appagamento, rimangono i temi tecnici. E qui, delusione, Toyota rimane abbottonata. Dice e non dice. Fa capire che ci crede, che la Hybrid X forse non è solo un prototipo da salone. Ma neppure sembra dietro l'angolo. E neppure si sa molto su specifiche tecniche, prestazioni o propulsore. Viene promessa vicina al traguardo dell'emissioni zero. C'è chi si è spinto ad immaginare anche "spine elettriche" in stile plug-in hybrid. Ma nulla è dato sapere. Non resta che attendere la Prius next generation, o al massimo quella dopo.
OCCHIOLINO Occorre avere pazienza, ma di certo la strada dell'ibrido, in continua evoluzione, Toyota sembra intenzionata a percorrerla fino in fondo. Meno male che andando via la Hybrid X ci ha fatto l'occhiolino. Ma non abbiamo fatto in tempo a montarci la testa, lo fa con tutti. Semplicemente i led anteriori e posteriori possono lanciare messaggi più o meno amichevoli a pedoni o inseguitori retrostanti. Non abbiamo visto se può disegnare anche cuoricini. Simpatica però.