La Swift smette per una volta i panni della cittadina modello per vestire quelli della piccola tuttopepe, con la cilindrata che cresce a 1,6 litri e la potenza che tocca i 125 cv. A giorni il debutto in Giappone mentre in Italia arriverà solo nel 2006.
A CARTE SCOPERTE Niente sigle strane, di dubbia interpretazione; al loro posto, viva la sincerità, un nome che svela già tutto: Sport. E' così che la Suzuki ha deciso di battezzare la versione da sparo della Swift. A lei il compito di raccogliere sul mercato quanto seminato in fatto d'immagine dalla squadra plurivittoriosa nel Campionato Rally JWRC, in cui la Swift recita da assoluta protagonista.
RITORNO ALLE ORIGINI La sagoma della Sport resta quella nota, con l'aria simpatica e paffutella che le deriva dalla netta predominanza delle linee tonde. Rispetto alle altre Swift, però, questa versione recupera parte della cattiveria che caratterizzava il primo prototipo che aveva portato alla ribalta queste forme, la Concept-S apparsa a Parigi nel 2002. Nulla di eccessivamente vistoso ma quel che serve per ammiccare provocante agli appassionati del genere.
COLPO BASSO A parte il piccolo alettoncino che svetta sopra il lunotto, le modifiche principali si trovano tutte nella parte bassa della Swift. Nel frontale spicca una nuova terna di aperture extralarge nel paraurti, schermate da una griglia a nido d'ape. Quella centrale è fagocitata dal motivo a V che solca il cofano e abbraccia anche la mascherina. Quelle laterali sono invece sottolineate da due prominenti spoiler neri, la cui linea trova poi continuità nelle minigonne. In coda è impossibile distogliere lo sguardo dalla coppia di terminali di scarico che spuntano minacciosi da sotto il paraurti, affiancati dalle luci di retromarcia. La diversa conformazione dei paraurti causa un lieve aumento della lunghezza, che arriva a quota 3.765 mm.
FA LA DURA Novità si segnalano anche sul fronte ruote. I cerchi standard della Sport sono da 16 pollici con pneumatici 195/50 ma in opzione si possono avere anche gomme 195/45 calzate su cerchi da 17". L'assetto non è ribassato ma sensibilmente irrigidito rispetto a quello "normale", all'anteriore di un buon 20% e al posteriore "solo" di un 15, dove però c'è anche una barra antirollio più dura del 30%. A dare una mano in curva dovrebbe contribuire pure l'Esp.
TAMBURI ADDIO All'avantreno i dischi sono maggiorati e al retrotreno i tamburi che di solito adottano le Swift lasciano il posto ad altri dischi. L'abitacolo ha a sua volta un taglio sportivo, con sedili avvolgenti e dotati di poggiatesta integrati. I rivestimenti adottano tessuti tecnici piuttosto vistosi, rigorosamente in tinta con le cuciture del volante, le cui razze hanno una finitura che simula l'alluminio.
A TUTTA FORZA Il pezzo forte della Sport è però sotto il cofano, dove è ospitato il motore della Swift 1.5 rivisto e corretto in molte parti. Grazie all'aumento della corsa, la cilindrata passa da 1,5 a 1,6 litri. Una taratura diversa è impiegata dal sistema di fasatura variabile, coadiuvato anche da molle più robuste per richiamare più prontamente all'ordine le valvole. Complice pure uno scarico libero, ai limiti di omologazione, la potenza massima è di 125 cv a 6.800 giri e il picco di coppia è di 148 Nm a 4.800 giri. Si tratta un risultato di tutto rispetto se rapportato ai 1.030 kg dichiarati a secco per la Sport, che dovrebbe così scattare da 0 a 100 km/h in un tempo attorno ai 9 secondi.
NEL 2006 La Swift Sport viene introdotta in questi giorni sul mercato giapponese con carrozzeria tre e cinque porte e con due diversi cambi: manuale a cinque marce o automatico a quattro. In Italia, tuttavia, la scelta sarà con ogni probabilità limitata alla sola versione manuale a tre porte. Quanto all'epoca di lancio, le indiscrezioni parlano del primo trimestre 2006, a prezzi ancora da definire.