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Suzuki Splash


Avatar Redazionale, il 21/05/07

17 anni fa - E' tutta sua sorella

La piccola della grande S non si chiamerà più Wagon R+. Ancora una volta sarà però gemella della più piccola delle Opel, la nuova Agila. Debutteranno insieme a Francoforte e, sempre a braccetto, arriveranno nelle concessionarie a primavera.

L'ATTACCO DEI CLONI A mascherare in qualche modo la parentela non hanno nemmeno provato. Al punto che le prime foto ufficiali ritraggono tanto la Suzuki Splash prossima ventura quanto la sua gemella, la nuova Opel Agila, in colori quasi identici: azzurrine entrambe, con la tedesca appena più violacea. Già, perché le due citycar sono una il clone dell'altra, come lo erano le loro progenitrici, la Wagon R e la prima generazione dell'Agila. Madre delle due gemelline è la concept apparsa allo stand Suzuki all'ultimo Salone di Parigi, che non a caso porta pure lei il nome Splash.

AGUZZATE LA VISTA Per distinguere la suzukina dalla Opel serve un occhio piuttosto fino. Le differenze ci sono, nel frontale e in coda, ma sono molto sottili. Il muso, per esempio, ha un'aria più bombata, senza il profondo scollo a V e senza le cromature voluti da quelli di Rüsselsheim. La mascherina ha un disegno pulito, trapezoidale, esattamente come il lunotto. Anche il taglio del portellone è differente, con quello della Splash che ospita la targa, inserita sulla Agila nel paraurti.

ANCHE DA UOMO Dettagli a parte, anche in casa Suzuki valgono le considerazioni fatte per la Opel solo pochi giorni fa. Rinunciando al taglio squadrato in favore di una linea più filante e grintosa, la Suzuki punta a sua volta a conquistare le simpatie anche del pubblico maschile e dei giovani. In passato, invece, è stato soprattutto il gentil sesso ad apprezzare la praticità della vecchie forme da cruciverba.

SI FA IN TRE Se le due carrozzerie si assomigliano molto, sotto la pelle Splash e Agila viaggiano a maggior ragione sulla stessa lunghezza d'onda. Quasi identici gli ingombri (alla Suzuki parlano di circa tre metri e 70 per uno e 70), i telai sono fotocopiati, con sospensioni anteriori a ruote indipendenti e posteriori interconnesse, e uguale è pure il "menù" dei motori. La gamma prevede tre alternative. Come motore d'accesso si parla di un tre cilindri a benzina 1.0 da 65 cv, seguito a ruota da un 1.200 a quattro cilindri da 86 cv e - last but not least - da un turbodiesel 1.3 da 75 cv di origine Fiat.


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Pubblicato da Paolo Sardi, 21/05/2007
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