Ricordate la Suzuki Hustler? A giudicare da quanti hanno letto la prova, quanti hanno visto e commentato il video del nostro test drive, sarebbe l'auto più attesa dagli italiani da molto tempo a questa parte. Non a caso l'abbiamo eletta Auto dell'Anno 2023 nella nostra speciale rassegna della MotorBox Car of theYear.
Purtroppo usare il condizionale è d'obbligo, perché Suzuki non ha ancora cominciato a importarla. Arriverà? Perché sarebbe una rivoluzione? Vi racconto il dietro le quinte di una riunione con gli alti dirigenti giapponesi: continuate a leggere!
Suzuki Hustler kei car compatta e sostenibile
Cosa sono le kei car e perché sono rivoluzionarie
Suzuki Hustler (e con lei anche la Alto) è una ''kei car'', auto piccole ed economiche - ma altamente tecnologiche - che in Giappone spopolano. Rientrano nella categoria i veicoli che hanno:
- Lunghezza fino a 3,4 metri.
- Cilindrata fino a 660 cc.
- Costo ridottissimo, grazie a una particolare tassazione agevolata.
In giappone, auto di questo tipo conquistano circa un terzo del mercato e Suzuki è leader assoluta nella produzione. Le citycar giapponesi, poi, costano poco ma non sono affatto cheap. Infatti possono essere equipaggiate di tutti i comfort e delle tecnologie più raffinate come:
- Motori ibridi.
- Head-Up Display.
- Trazione 4x4.
- Cambio automatico.
- Infotainment con navigatore.
- Cruise control.
- Riconoscimento dei segnali stradali.
- I principali aiuti alla guida ADAS.
- Interni in materiale pregiato.
Le kei car sono auto compatte e sostenibili
Con queste limitazioni di dimensioni e motore, le kei car sono molto efficienti e sostenibili:
- Costruirle richiede meno materie prime e meno energia delle auto normali.
- Su strada occupano poco spazio, riducendo la congestione del traffico e liberando spazio nei parcheggi.
- Leggere come sono, consumano davvero poco, riducendo le emissioni inquinanti.
Suzuki Hustler: caratteristiche e vantaggi per l’Italia
Lo vediamo tutti i giorni, le auto si allargano, mentre le strade e i garage no: per questo in Italia, accanto agli onnipresenti SUV, sono in molti a volere veicoli più compatti per muoversi.
Tra l'altro, le auto sono sempre più grandi fuori e sempre meno spaziose dentro: per avere la stessa abitabilità e capacità di carico di un'auto di 10 anni fa, oggi bisogna puntare su modelli di dimensioni, classe e prezzo superiori.
Inoltre, lo sappiamo, le auto sono sempre più costose e si è creato un vuoto di offerta tra i modelli sotto i 20.000 euro.
Modelli come la Hustler, con la loro architettura per noi sconosciuta e decisamente innovativa, sono auto che risolvono i problemi di molti italiani:
- Sono agili nel traffico, praticissime per muoversi nelle strade strette.
- A dispetto delle dimensioni, sono spaziosissime: provare per credere!
- Nei crash test sono sicure quanto le auto ''normali''.
- Non sono limitate all'uso cittadino: con il suo motore turbo mild-hybrid da 68 CV, la Hustler raggiunge i 140 km/h, con consumi dell'ordine dei 4,5 l/100 km. Perfetta per il commuting come per le gite fuori porta.
Suzuki Hustler, la plancia
Quando arriverà la Suzuki Hustler in Italia?
Qui sta il punto. La dirigenza giapponese ci ha fatto alcune domande in vista di una possibile introduzione delle kei car sul mercato italiano.
Sul tavolo, le questioni aperte sono:
- Con chi si confronterebbero?
- Quante ne potrebbero vendere?
- Chi potrebbe essere interessato?
- Quanto dovrebbero costare?
Alla ricerca delle risposte chiave, ecco alcune osservazioni che, badate bene, non sono le opinioni di Suzuki, ma solo le mie riflessioni al riguardo.
Con chi si confrontano le kei car?
Con nessuno: sul nostro mercato non hanno rivali. Nessuna citycar di segmento A venduta in Italia si avvicina per compattezza, spazio a bordo e capacità di carico.
Quante ne potrebbero vendere?
Difficile stimarlo, ma il potenziale è elevato. Perché aprirebbero un mercato nuovo: alcuni modelli come la Hustler sono davvero cool e se riuscissero a inserirsi in quella fascia di prezzo che gli altri costruttori stanno abbandonando, risolverebbero i problemi di mobilità di moltissime persone.
Suzuki Hustler, i sedili posteriori sono scorrevoli e reclinabili
A chi servono queste auto?
Le kei car in Italia si potrebbero rivolgere a un pubblico estremamente variegato. Per molti sarebbero una perfetta seconda auto; altri potrebbero trovarle sufficienti anche come unica auto di famiglia. Potrebbero persino essere utili come veicoli commerciali. Solo per indicare alcuni profili di clientela tipo:
- Genitori che hanno bisogno di un mezzo per accompagnare i figli a scuola.
- Uomini e donne alla moda che amano fare shopping nelle vie strette e trafficate del centro.
- Giovani che escono con gli amici.
- Corrieri per le consegne in città.
Quanto dovrebbero costare?
Inutile girarci intorno: il prezzo sarà un fattore chiave. Vero, in Giappone alcune kei car arrivano a costare l'equivalente di 10.000 euro circa, ma non è realistico pensare che questo possa essere il prezzo in Italia.
Perché il ''prezzaccio'' a cui vengono vendute in Giappone dipende dalla particolare tassazione garantita dal governo, che qui non è prevista, e dal favorevolissimo cambio tra le monete euro e yen, che al giorno d'oggi falsa le proporzioni.
Sarebbe già un successo, a mio parere, se riuscissero a posizionarsi poco al disotto delle migliori e più convenienti proposte tra le citycar attuali.
Nulla, però, è ancora deciso. E come direbbe un noto chef: ''Manca ancora il voto della dirigenza Suzuki, che potrebbe confermare o ribaltare il risultato!''.
Per scoprire se Suzuki Hustler e le altre kei car avranno o meno un futuro in Italia, non resta che aspettare. Cosa ne pensi della Suzuki Hustler? Lascia un commento e dicci se vorresti vederla sulle strade italiane! Clicca qui per leggere la prova su strada e guardare il video onboard.