Concept sì, ma ancora per poco. Questa citycar entrerà davvero in produzione in India alla fine del 2008 e subito dopo sbarcherà in Europa. Sotto il cofano avrà un motore mille molto rispettoso dell'ambiente.
BASTA LA PAROLA Ancor più che nel mitico spot del confetto Falqui, per questo prototipo A-Star basta davvero la parola. Per capire quale sia la missione assegnata dai vertici Suzuki è sufficiente infatti leggere tra le righe: svelare le forme di un'auto destinata a diventare con il tempo un astro nel firmamento delle piccole citycar. "A" sta infatti per segmento A, mentre non serve una laurea in lingue per tradurre "star" in stella.
TAPPE FORZATE Già, perché all'ombra della grande S di dubbi non ne hanno:questa citycar s'ha da fare. Attesa vedette del prossimo Salone di New Delhi, che aprirà i battenti nel prossimo mese di gennaio, questa concept ha un futuro già delineato. La A-Star entrerà in produzione a ottobre 2008 nello stabilimento indiano di Manesar, di proprietà della Maruti, a dicembre sarà a pieno regime l'impianto per gli esemplari destinati all'Europa e le vendite iniziaranno di lì a poco, ai primi del 2009.
SEGNI PARTICOLARI Per farsi largo tra le agguerrite concorrenti la piccola Suzuki punterà molto sull'immagine sportiva. Come sempre accade, nel tragitto dalla passerella alla linea di montaggio gli artigli riceveranno una spuntata ma il colpo d'occhio dei lamierati dovrebbe essere ormai quasi definitivo. Alla voce segni particolari, la A-Star può annotare la modanatura in rilievo che segna i sottoporta dando il la ai passaruota posteriori e la forma dei finestrini, che si fanno più bassi verso la coda.
EFEFTTI SPECIALI Anche nel frontale e nella coda non mancano soluzioni di grande effetto. Dietro colpiscono il lunotto pentagonale, le luci che paiono due unghiate sulla lamiera e i terminali di scarico annegati nel paraurti. Davanti è difficile resistere al potere ipnotico dei fari, che sembrano cilindri tagliati a fetta di salame. Molto suggestiva e grintosa è anche la calandra trapezoidale, orlata nella parte bassa da una presa d'aria e da uno spoiler affilato. Quanto infine al motore, già si parla di un mille a benzina in alluminio che dovrebbe restare sotto la soglia di 109 grammi di CO2 al km.