Si attacca alla spina come un condizionatore domestico. È elettrica, e talmente piccola che quattro adulti non ci entrano. Ma il musetto è molto più aggressivo di quello di una Smart.
Di tre quarti anteriore si riconosce che è Subaru. Almeno per chi è stato attento alle ultime evoluzioni, quelle firmate dallo stilista greco Zapatinas: le tre aperture sul paraurti sembrano fatte con lo stesso stampo. E il caratterino da piccola sportiva dovrebbe emergere anche nell’handling stradale, secondo le voci che girano a Tokio.
Ma a guardarla bene si nota anche la coda corta e scoscesa, che potrebbe quasi ricordare la vecchia Fiat 500. Perché la R1e è una sorta di 500 del duemila – così avara di centimetri da essere una 2+2 – solo molto più avanzata. In tecnologia e in ecologia.
Quella "e" dopo il nome non è messa a caso: la Subarina è elettrica, con un motore senza spazzole piccolo e leggero. Per l’alimentazione è stata scelta una batteria ad elevato rendimento al litio manganese-ferro. E per ricaricarla? Gli ingegneri hanno pensato ad una presa da 200V simile a quella che si usa per i condizionatori d’aria delle case giapponesi.
