La Casa delle Pleiadi festeggia il ventesimo compleanno della sua best-seller mostrando un prototipo che svela i tratti della nuova generazione. L'evoluzione sarà in chiave sportiva, con motori boxer e trazione integrale simmetrica a fare da filo conduttore con il passato e il presente.
OUTING Che la Legacy, sotto sotto, abbia da sempre un'anima sportiva, nascosta da un vestito elegante, lo testimoniano anche i suoi trascorsi rallistici. Adesso, però, quell'indole rimasta sinora per lo più nascosta sta per venire a galla. Questo almeno è quanto pare anticipare la Legacy Concept esposta a Detroit, che prefigura, portandole alle estreme conseguenze, le linee guida della generazione prossima ventura.
LABBRA CARNOSE Questo prototipo arriva giusto in tempo per festeggiare i vent'anni della Legacy, che dal 1989 a oggi è stata venduta in oltre 3,6 milioni di pezzi, e lo fa con una scintillante veste colorUltimate Silver. La carrozzeria, disegnata avendo come parola d'ordine "Presenza" ha effettivamente una notevole presenza scenica. Lunga 480 cm, larga 182 e alta 150, riesce a far sembrare quasi piccoli i cerchida 19" gommati 225/45. La prima cosa che salta all'occhio è forma sporgente dei passaruota, carnosi come le labbra di Nina Moric e che trovano un motivo di continuità nelle pudiche minigonne che tanto mini non sono.
OCCHI DI GHIACCIO Il paraurti non è da meno e sporge in avanti con decisione lo spoiler come volesse vincere uno sprint sul filo di lana. Più sopra tiene banco un cofano dall'aria rapace e con uno scollo a V che dà il la al padiglione. Ai lati si notano fari dalla forma molto elaborata, che si stiracchiano spingendosi tanto verso il centro del muso quanto verso la fiancata. Come vuole la moda imperante, la tecnologia Led fa da ritornello in tutta la fanaleria, rendendo lo sguardo della Legacy Concept truce e ipnotico.
EFFETTI SPECIALI Gli effetti speciali si sprecano nell'abitacolo, dotato di quattro poltrone singole rivestite in pelle bianco perla. A destra e a manca spuntano come funghi schermi di ogni genere e tipo, utili ad azionare comandi con metodo touch-screen e a far svagare i compagni di viaggio. Ce n'è sulla consolle centrale, in fondo al mobiletto e sui poggiatesta anteriori, a disposizione dei passeggeri posteriori. Spettacolare è anche quello bislungo che rimpiazza lo specchio retrovisore tradizionale, proiettando le immagini delle telecamere che tengono d'occhio cosa succede ai lati e dietro l'auto.
UN CLASSICO Quanto infine alla meccanica, la Subaru non rinunciaa quelle soluzioni che l'hanno resa unica nel panorama automobilistico mondiale. Il motore sei cilindri da 3,6 litri è preso in prestito dalla B9 Tribeca e mantiene dunque il tipico schema boxer. Altrettanto distintivo è il tipo di trasmissione adottata, che abbina al cambio automatico la trazione integrale permanente Symmetrical All Wheel Drive.