In principio saranno un modello di Dodge e la Jeep Wagoneer-S elettrica. Poi verrà il momento di Alfa Romeo, Chrysler e Maserati utilizzarla. Fatto sta che la nuova piattaforma Stellantis STLA Large presentata oggi è la nuova base BEV nativa da cui nasceranno otto auto elettriche del Gruppo già in programma, ma una notizia che deve far riflettere - e che è ben mostrata nel video qui sopra - è che pur essendo nativa elettrica, questa piattaforma è stata progettata per ospitare anche motorizzazioni ibride o addirittura tradizionali, con un bel motore endotermico sotto al cofano. Ma guarda un po'!
Stellantis STLA Large elettrica ospita anche motori ibridi
BATTERIE E AUTONOMIA Del resto Stellantis lo dice apertanemte: ''STLA Large supporta anche sistemi di propulsione ibridi e a combustione interna senza compromettere le capacità intrinseche del veicolo. Questa flessibilità rappresenta un “ponte” per i clienti di tutto il mondo nella transizione alla propulsione elettrica con lo sviluppo di una rete di ricarica solida e largamente disponibile''. La flessibilità di progettazione comprende configurazioni di installazione del motore trasversali e longitudinali, che supportano trasmissioni a trazione anteriore, posteriore o integrale. Se l'obiettivo di Stellantis rimane quello delle emissioni zero, per il Gruppo non è ancora il momento di tagliare del tutto i ponti con il glorioso passato, anche se la nuova piattaforma è ovviamente proiettata verso il futuro. Si tratta infatti di una piattaforma ''altamente flessibile'', idonea per realizzare berline, crossover e SUV nei segmenti D ed E: con architetture elettriche a 400 o 800 V, per una velocità di ricarica fino a 4,5 kWh al minuto; batterie da 85 a 118 kWh consentiranno autonomia fino a 800 km.
Stellantis STLA Large: batterie fino a 118 kWh per 800 km di autonomia
UNA POTENZA MOSTRUOSA Ecco, proprio sulla potenza installabile non abbiamo ancora indicazioni precise, ma Stellantis dice che supererà qualsiasi V8 Hellcat esistente e, se ciò è vero, parliamo di oltre mille cavalli: per ora Stellantis non si sbottona più di così, ma dichiara uno 0-100 km/h nell'ordine dei 2 secondi per le versioni più potenti, che è già un indizio. Ma ciò che più conta, della nuova piattaforma, è la sua flessibilità intrinseca, che permette di modificare il passo, la lunghezza complessiva, la larghezza e l'altezza da terra. È possibile utilizzare differenti moduli sospensioni e diversi sistemi di propulsione per soddisfare gli obiettivi prestazionali specifici di ogni veicolo, tra cui la guida, la maneggevolezza e il comfort. ''Gli ingegneri possono modulare le dimensioni chiave, come la distanza tra il centro delle ruote anteriori e i piedi del guidatore, gli sbalzi anteriore e posteriore e il pavimento, per perfezionare le capacità e le prestazioni dei veicoli'', fa sapere Stellantis.
STLA Large è la base per 8 nuovi modelli
COSA NE DICE TAVARES In base agli obiettivi specifici di ogni veicolo, STLA Large può poi essere dotata di varianti al sistema di trasmissione, come differenziali a slittamento limitato o disconnessione delle ruote, che possono migliorare le prestazioni o ridurre la resistenza meccanica per ottimizzare efficienza e autonomia. “I nostri obiettivi per le piattaforme STLA sono ambiziosi, ma questo è ciò di cui i nostri clienti hanno bisogno oggi”, ha detto Carlos Tavares, CEO di Stellantis. “Creare una famiglia di veicoli a partire da una serie di componenti ben progettati e flessibili per coprire diversi tipi di veicoli e propulsioni, con prestazioni superiori a quelle dei nostri attuali prodotti, sarà la risposta ai clienti di ciascuno dei nostri brand iconici. La flessibilità e l’agilità di questa piattaforma sono il suo tratto distintivo e saranno la forza trainante del nostro successo nel passaggio all’elettrificazione in Nord America”.
STLA Large nasce per auto elettriche a 400 V o 800 V
LA TECNICA IN DETTAGLIO STLA Large verrà prodotta in diversi stabilimenti in Europa e Nord America e ''saranno disponibili anche varianti multi-energia, tra cui ibride e a combustione interna'', ribadisce l'Azienda. I componenti della piattaforma sono realizzati per sfruttare al meglio lo spazio a bordo, mentre i componenti come l’impianto di climatizzazione, lo sterzo, l’impianto frenante e il sistema di propulsione, sono progettati per ridurre al minimo il consumo energetico e migliorare l’autonomia di guida. I moduli di propulsione elettrica (EDM) ''tre in uno'' incorporano il motore, l’inverter di potenza e l’ingranaggio di riduzione, mentre l’inverter di potenza impiega la tecnologia dei semiconduttori al carburo di silicio, così da ridurre al minimo le perdite di potenza. Le prestazioni del sistema di propulsione possono poi essere migliorate durante la vita del veicolo tramite aggiornamenti software over-the-air. Di tutto questo avremo presto un primo assaggio, visto che la Jeep Wagoneer-S dovrebbe debuttare entro la fine del 2024.