In principio, fu la metamorfosi da Costruttore della citycar più rivoluzionaria del millennio (anzi, di due millenni insieme), a Costruttore sempre di auto da città, ma a propulsione elettrica e soltanto elettrica. Venne il momento, poi, di estendere il raggio d'azione e dedicarsi ai SUV. Sempre di taglia piccola e di vocazione urbana, ma pur sempre SUV (e sempre e solo full electric). Ora, il ritorno alle origini. Cioè a un'automobilina con due posti secchi, che rispecchi nuovamente la filosofia del marchio nato dalla partnership Mercedes-Swatch, e del quale ora Daimler condivide la proprietà paritetica coi cinesi di Geely. Di Smart #2, da leggersi Smart ''Hashtag 2'', si sa che è a palinsesto e si conosce già qualche dettaglio. Mancano tuttavia ancora parecchie tessere, prima che il puzzle sia completo. Non da ultimo, manca la certezza assoluta che il progetto andrà davvero in porto. Salvo impedimenti, tuttavia, Smart #2 vedrà la luce. Ok, ma quando? E dove? Intanto, ecco come se la immagina l'Intelligenza Artificiale (vedi copertina).
Smart EQ ForTwo al capolinea. Ma avrà un'erede
SMART WORKING IN PROGRESS La produzione di Smart EQ ForTwo di terza generazione nello storico sito francese di Hambach, in Alsazia (stabilimento di recente rilevato da Ineos Automotive), si è definitivamente interrotta lo scorso 28 marzo 2024. Industrialmente parlando, Smart perciò trasloca ora armi e bagagli interamente in Cina, già il Paese di origine di Smart #1 e Smart #3. Sono alte le probabilità che il mandarino sarà la lingua madre anche di nuova Smart #2, erede in pectore di tutte le ForTwo sin qui passate dal convento, ma sviluppata - quasi certamente - su una nuova piattaforma del Gruppo Geely. Naturalmente, una piattaforma nativa elettrica, le caratteristiche tecniche della quale sono ancora tenute nascoste (anche perché è ancora in fase di progettazione, con potenziali partnership con altri Costruttori ancora al vaglio). Conosciamo invece, a grandi linee, le misure.
Smart oggi produce SUV. Appunto: oggi...
A FUROR DI POPOLO Nuova Smart #2 esprimerà una lunghezza compresa tra i 2,7 metri e il 2,8 metri, sovrapponendosi per dimensioni proprio alla citycar che va a sostituire. Abitacolo a due posti, ma anche massima attenzione lato sicurezza, sia in senso di ausili tecnologici alla guida, sia sicurezza passiva: l'obiettivo è quello di pareggiare almeno lo standard delle quattro stelle Euro NCAP e di puntare alle cinque stelle, quindi di omologare la vettura come autoveicolo a tutti gli effetti, e non come quadriciclo elettrico (come invece accade per Citroen Ami e Fiat Topolino, verso le quali i parametri di sicurezza sono più tolleranti). Quanto ai tempi di attesa: la data più probabile è quella del 2026, ma non è escluso che l'ingresso sul mercato sia ancor più distante. D'altra parte, quello del ritorno del brand Smart nel suo segmento d'elezione è un esercizio più semplice a dirsi, che a svolgersi. Stile, tecnologia, soprattutto costi: raggiungere la quadratura del cerchio richiederà uno sforzo ben superiore a quello compiuto da Smart quando fece la sua comparsa nel 1997. Il ritorno di una ''vera'' Smart è tuttavia proprio ciò che il pubblico chiede a gran voce.
Nuova Smart #2 (un rendering virtuale): se non ora... in seguito