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Concept car:

Seat IBE


Avatar Redazionale, il 08/03/10

14 anni fa - La scarica elettrica colpisce anche Seat che al Salone di Ginevra presenta la IBE, una compatta sportiva nata per far sognare i giovani e tracciare la strada alle future auto del Marchio spagnolo.

La scarica elettrica colpisce anche Seat che al Salone di Ginevra presenta la IBE, una compatta sportiva nata per far sognare i giovani e tracciare la strada alle future auto del Marchio spagnolo.

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A ME GLI OCCHI L'ottantesima edizione del Salone ginevrino straborda di novità e anche Seat non sta a guardare. Per attirare i riflettori presenta non una, bensì due anteprime: la nuova Ibiza ST e un'inaspettata concept car. La IBE, questo il suo nome, è l'ennesima compatta dal cuore pulito che apre la strada alle future auto della Casa spagnola in quanto a tecnologie e stile. Stando infatti alle parole di Luc Donckerwolke, responsabile dello stile Seat, questo prototipo influenzerà il design di tutte le future auto del Marchio, evolvendo l'arrow-design già introdotto con l'Ibiza.

FILOSOFIA SCIROCCOIBE sta a Ibiza come Scirocco sta a Golf. Se non fosse per la lunghezza l'equazione spiegherebbe perfettamente la nuova nata di casa Seat, almeno per quanto riguarda animo e dimensioni. Rispetto alla sorella di serie ci si trova infatti di fronte ad una due volumi dal carattere decisamente più sportivo, con un'altezza che si riduce a soli 122 cm dai 145 della Ibiza e una larghezza che cresce a 180 cm, ben 11 in più sempre della Ibiza. In poche parole, un po' come è successo alla Golf che, sotto la pressa, è cresciuta però anche in lunghezza, mentre in questo caso il metro registra un meno 25 centimetri, fermandosi a quota 378.

PENSATA PER I GIOVANI Più piatta e larga per essere più cattiva ma più corta per muoversi bene in città, habitat per la quale è stata pensata. La sua impostazione 2+2 permette però anche viaggi extraurbani, offrendo un sufficiente spazio agli occupanti dei sedili posteriori ed un discreto bagagliaio per alloggiare le valigie, o meglio ancora l'attrezzatura sportiva. Sì, perché questa concept è pensata proprio per il mondo dei giovani, o perlomeno per chi si sente tale, e lo dimostra tramite linee taglienti e molto aggressive, che tanto piacciono a quella fascia di mercato.

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DOPPIO TAGLIO La IBE trasmette già dagli occhi la sua indole sportiva: la fanaleria, costituita da due linee spezzate di LED, crea un disegno molto aggressivo, che si ripete anche nei gruppi ottici posteriori. Il cofano, complice l'assenza del motore termico, è molto basso per amplificare l'impressione di attaccamento al suolo, garantito anche dalla proporzione dei volumi e dai grandi cerchi da 19pollici. Se la parte posteriore del padiglione riprende un po' l'Audi A3, per il taglio dei cristalli laterali e del lunotto, il disegno della fiancata riporta subito alla Ibiza, con una grande nervatura che si sviluppa dal passaruota anteriore e un'altra che si genera a livello delle portiere, andando a definire lo spigolo che dà carattere alla coda.

LA PRIMA SCOSSA Nuove linee ma, come dicevamo, anche nuove tecnologie, almeno se si guarda al mondo Seat. Dopo la Leon Twin Drive ECOMOTIVE, mossa da un sistema ibrido plug-in, questa concept rappresenta la prima auto completamente elettrica della Casa spagnola, segnando la strada a future vetture di serie ma, soprattutto, al progetto Cenit VERDE, che vede la collaborazione di 16 aziende e 16 università ed Istituti di ricerca impegnati a sostenere lo sviluppo della mobilità elettrica nel paese iberico.

SUPERLIGHT Basta osservare la ridotta estensione delle prese d'aria anteriori ed il loro disegno a circuito stampato (il motivo viene ripreso anche nei dischi dei freni) per capire che questa concept è mossa dal solo propulsore elettrico. La potenza si ferma così a 102 CV (con una coppia di 200 Nm) ma, grazie al peso di soli 1000 kg, la IBE garantisce prestazioni di tutto rispetto, coprendo lo 0-100 in 9,4 secondi e raggiungendo la velocità massima di 160 km/h. Il piacere di guida è poi assicurato dal buon bilanciamento dei pesi, con le batterie al litio montate nel posteriore che equilibrano la massa del propulsore termico e garantiscono un'autonomia di 130 km.


Pubblicato da Davide Varenna, 08/03/2010
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Speciale Salone di Ginevra 2010, l'elenco aggiornato