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Seat Arosa City Cruiser


Avatar Redazionale, il 14/09/01

23 anni fa -

E' la prima Arosa a due posti e mezzo. Bizzarra proposta Seat per il salone di Francoforte con la quale, grazie ai sistemi modulari di ancoraggio dei sedili presi in prestito dalla Alhambra, rilancia la sua stracittadina in versione Smart.

I sedili disponibili nella posizione base sono infatti due, con quello del passeggero però leggermente arretrato per facilitare l’ingresso. La seconda conformazione che i sedili possono assumere è ottenuta attraverso il completo arretramento del sedile passeggero, che si sposta così fino quasi a occupare il bagagliaio, lasciando spazio a un seggiolino per bambini (il mezzo passeggero!) o a un piccolo frigo o, ancora, una base per pc portatile.

A metà tra una seconda buona macchina per neo-genitori e una comodissima macchina da single, la piccola spagnola presenta finiture molto accurate: i sedili e i pannelli sono rivestiti in pelle color sabbia con bordature azzurre, come il pannello superiore, mentre le portiere al posto di avere una reticella portaoggetti, sono equipaggiate di tasche elastiche in pelle.

Sul montante centrale destro, dove normalmente si trova l'ancoraggio superiore della cintura di sicurezza, è stato collocato un telefono cellulare con autocaricatore e un sistema viva voce a uso esclusivo del passeggero; nel pannello laterale posteriore sinistro, dove la Arosa monta di serie un poggiabraccio, la City Cruiser dispone di un vano portaoggetti corredato di ripiani multifunzionali.

Esteticamente non differisce, se non per il colore Grigio Ombra, dalla versione di serie, mantenendo così l’aspetto da cittadina agile e maneggevole pronta a districarsi nel traffico urbano.

La scelta del motore diesel, il 1.4 TDi 3 cilindri 75 cavalli, conferma comunque la disponibilità a viaggi di piccola e media percorrenza. Il consumo contenuto (5,6 l/100 km in ciclo urbano e 3,5 l/100 km su percorso extraurbano) completa le caratteristiche della CC, che ben intesi è uno studio di design e niente più. Occorrerebbero fiumi di richieste da parte di neomamme per far passare il progetto alla catena di montaggio. A buon intenditor.


Pubblicato da Marco Pascali, 14/09/2001
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