Pensata in Inghilterra, secondo i canoni della vecchia scuola sportiva inglese, la Sky debutta a Detroit e sarà venduta negli States dal 2006. In futuro potrebbe arrivare anche in Europa, magari con marchio Opel.
AGO NEL PAGLIAIO Il Salone di Detroit è una vetrina molto strana per noi Europei e va visitato armati di santa pazienza e lente d'ingrandimento. In mezzo a tante curiose e luccicanti proposte che dalle nostre parti non arriveranno però mai, ce ne sono altre che ci toccano più da vicino ma che magari sono abilmente camuffate sotto mentite spoglie.
DOPPIO PASSAPORTO Una tra le pepite più grosse che restano nel setaccio europeo è la nuova Saturn Sky Roadster. Il nome dice poco ma linea ha qualcosa di familiare? Fuochino! Questa scoperta, che in America sarà venduta nel 2006 a un prezzo vicino ai 25.000 dollari, si ispira infatti alla concept Vauxall VX Lightning già vista un annetto e mezzo fa. Ma quel che più conta, potrebbe essere destinata anche al Vecchio Continente, magari sotto le insegne Opel.
VERY BRITISH Il progetto Lightning nasce ad opera dell'Advanced Design Studio General Motors di Birmingham, e non è quindi una coincidenza che la Sky si ispiri alla più classica scuola sportiva inglese. Lunga 409 cm, larga 181 e alta 127, questa Saturn appare come un vero concentrato di grinta e cattiveria. Un'impressione che non dovrebbe cambiare nemmeno una volta estratto il tetto da sotto il cofano posteriore.
TRATTI FAMILIARI Sarà anche un caso, ma nella linea non mancano alcuni tratti somatici tipici proprio delle ultime proposte Opel, a partire dall'ampio motivo a V che solca tutto il frontale e dalla sottile nervatura che taglia longitudinalmente a mo' di spartiacque la carrozzeria. Abbastanza tipico è anche il trittico di prese d'aria nella parte bassa del frontale. La forma allungata dei fari che trova continuità nei parafanghi evidenzia poi una vaga parentela con la Speedster, anche se qui la GM ha lavorato di lima per smussare gli spigoli.
GENE DOMINANTE La fiancata è muscolosa, movimentata dagli sfoghi per l'aria del motore che si aprono alle spalle del ruote anteriori. La vista posteriore è però quella più suggestiva, per merito soprattutto dei parafanghi che paiono aver fatto indigestione di anabolizzanti e delle due gobbette che prolungano idealmente la sagoma dei poggiatesta. Anche se fatto in coda, il test del Dna della Sky mostra chiare tracce dei geni Opel, con le luci che ricordano un po' quelle dell'Astra e il già citato motivo a V che torna per segnare la zona della targa.
QUANTO BASTA Nel mazzo dei motori disponibili, la General Motors ha scelto per la Sky il collaudato 2.4 Ecotec da 170 CV e 220 Nm, abbinato il configurazione standard con un cambio manuale a cinque marce, le stesse di cui dispone l'automatico offerto in opzione. Nulla di esagerato, quindi, ma quanto basta per divertirsi e dare filo da torcere a sportive più blasonate, complici il peso attorno ai 1300 kg, le sospensioni indipendenti su tutte e quattro le ruote e pneumatici 245/45 calzati su cerchi da 18 pollici.