A Torino stanno lavorando a una nuova monovolume che, stando ad alcune indiscrezioni, dovrebbe avere la stessa espressione della 500. Giocando un po' con la fantasia, ecco invece come potrebbe essere un eventuale remake della 600 Multipla, confezionato proprio sulla base del Cinquino.
CAPOBRANCO La 500 strizza l'occhio al passato senza apparire vecchia, ha un'immagine vincente e, soprattutto, riscuote un successo trasversale: piace insomma a tutte le latitudini, agli uomini e alle donne, che siano giovani fuori o anche solo giovani dentro. Con questi presupposti si può dar credito alle voci che vogliono che la 500 stia per assumere un ruolo sempre più trainante nel listino Fiat. Non più un semplice modello, dunque, ma un'autentica portabandiera della Casae un faro illuminante della gamma, anche a livello di stile.
STESSO SGUARDO I fari circolari, con il loro sguardo tra l'impertinente e lo stralunato, potrebbero dunque fare da ritornello anche su altri modelli, assieme ai tratti tondeggianti delle lamiere. In particolare, le indiscrezioni parlano del probabile arrivo di una monovolume capace di richiamare nel look la 500. Al momento attuale l'offerta Fiat è in questa categoria un po' caotica: l'Idea e l'Ulysse accusano il peso degli anni, mentre la Multipla non è mai riuscita a fare davvero breccia nel cuore della clientela. Una ventata d'aria nuova sarebbe dunque auspicabile e a Torino pare abbiano ormai deciso come muoversi. La monovolume prossima ventura dovrebbe rimpiazzare nei piani futuri la variante familiare della 500 che era stata valutata a lungo e che avrebbe potuto essere molto simile alla Giardiniera protagonista del nostro pesce d'aprile del 2009.
BRAVA, BIS Visti i consensi raccolti con l'"operazione nostalgia" della 500, sarebbe curioso a questo punto vedere all'opera sul mercato un altro remake, quello della 600 Multipla. Un'idea di come potrebbe essere un'eventuale 500 Multipla ce l'ha proposta Rosario Peluso, designer 42enne con un passato nel settore della nautica e un presente legato a doppio filo con il mondo delle due ruote. La sua realizzazione offre spunti interessanti, a partire dall'interpretazione letterale della parola monovolume. Proprio come sulla Multipla prodotta dal 1956 al 1965, il muso è corto e tozzo e rappresenta la prosecuzione naturale della linea spiovente del parabrezza.
INDIETRO TUTTA Con una simile sagoma, Peluso ipotizza uno spostamento del motore nelle retrovie, alle spalle dell'abitacolo. Tuttavia, questo cambio di frontepotrebbe risultare superfluo, ipotizzando l'impiego del compatto bicilindrico TwinAir presentato all'ultimo Salone di Ginevra. Rispetto al Cinquino dei giorni nostri, le proporzioni della 500 Multipla mutano radicalmente. La carrozzeria, con il suo taglio a goccia, appare più alta e più lunga, pur senza avvicinarsi alla soglia dei quattro metri.
CON I PIEDI PER TERRA Tra i segni particolari di questa 500 Multipla ci sono le porte posteriori con apertura controvento. Si tratta di una soluzione simile a quella adottata dalla nuova Meriva e che sarebbe capace di assicurare risultati eccellenti sul fronte dell'accessibilità. Così come nel caso della Opel, in questo studio non scompaiono i montanti centrali, la cui presenza non ha particolari controindicazioni e dà anzi maggiore solidità all'insieme. Tirando le briglie alla fantasia e tornando con i piedi per terra, è più logico ipotizzare che la monovolume Fiat destinata a entrare in produzione richiami, sì, la 500 nella linea ma sia invece confezionata sul pianale Small, quello della Punto Evo. Se ne saprà di più nel corso dell'anno prossimo, con un debutto ipotizzabile verso l'autunno del 2011.