Sfrutta una fonte d'energia rinnovabile, è più potente e inquina di meno. In Svezia la Saab a etanolo è già un successo e ora arriva una nuova versione che si accinge a sbarcare negli States. Senza incentivi fiscali, però, offre un vantaggio economico molto relativo.
CI CREDONO Chi ha detto che l'alcool fa male? Alla Saab sono sempre più convinti dell'esatto contrario. E non c'entra affatto la proverbiale propensione degli scandinavi ad alzare il gomito. Qui si parla di auto alimentate a etanolo, un argomento che alla Casa svedese e all'intero Gruppo General Motors pare stare molto a cuore. Si tratta di un progetto che ha portato grosse soddisfazioni già nel corso del 2005. Al suo debutto sul mercato domestico, la versione 2.0t BioPower ha raggiunto una quota del 70% delle vendite dell'intera gamma 9-5, aggiudicandosi anche il premio "Best of What's New" assegnato dalla rivista Popular Science ai nuovi prodotti e alle nuove tecnologie. Ci sarebbe di che brindare davvero...
BENE, BIS! Sull'onda del successo riscosso, la stessa soluzione viene ora riproposta sulla 9-5 Aero che, forse in un eccesso di modestia, alla Saab scelgono di chiamare ancora prototipo. L'auto pare infatti bell'e pronta a calcare le strade e, in particolare, le highway americane. La missione che le verrà assegnata sarà infatti proprio quella di far breccia nel cuore degli yankee.
COCKTAIL La tecnologia BioPower è stata sviluppata dagli ingegneri svedesi a braccetto con i tecnici General Motors impegnati in Brasile, dove l'etanolo è il carburante più utilizzato in assoluto. A differenza di quanto accade in America Latina, dove viene impiegato allo stato puro, in Saab l'etanolo è miscelato alla benzina per favorire le partenze a freddo. Il cocktail viene battezzato non a caso E85 e prevede che gli ingredienti siano mescolati secondo la proporzione 85% etanolo e 15% benzina.
CARTA CANTA I vantaggi che assicura questo carburante sono molteplici. L'E85 ha un elevato numero d'ottano (104 RON). E' un valore ben superiore a quello della benzina, che permette di anticipare l'accensione senza incorrere nel rischio di battiti in testa. Un simile vantaggio viene comodo soprattutto con i motori turbo come quello da 2,3 litri della Aero, in cui i rapporti di compressione possono raggiungere valori particolarmente elevati. I risultati parlano da soli: alimentata a etanolo corretto, la 9-5 Aero vede la potenza massima salire da 260 a 310 cv e la coppia massima passare da 350 a 440 Nm. L'effetto sulle prestazioni è degno della pozione di Asterix, con il tempo nello scatto da 0 a 60 miglia orarie (96 km/h) che scende da 6,9 a 6 secondi spaccati.
ALLA SALUTE! I benefici maggiori l'E85 li offre però sul fronte dell'ambiente. L'etanolo viene ricavato da fonti energetiche rinnovabili, come raccolti agricoli (canna da zucchero in primis) e residui boschivi. Le auto alimentate a E85 hanno inoltre emissioni ridotte di anidride carbonica. Anzi, a ben vedere l'emissione si potrebbe quasi considerare nulla, visto che la quantità di CO2 emessa nella guida corrisponde a quella assorbita dall'atmosfera nel corso della loro vita dagli organismi utilizzati poi per produrre il carburante. Pensando all'effetto serra si può tirare (e non solo metaforicamente) un bel sospiro di sollievo.
ONNIVORA L'impiego dell'E85 non ha in pratica controindicazioni. Le uniche modifiche necessarie alla meccanica riguardano le valvole e le loro sedi, che devono essere realizzate con materiale più resistente. Allo stesso modo anche serbatoio, pompa del carburante e relativi collegamenti devono essere di tipo specifico, compatibile con l'etanolo. A tutto il resto pensa la centralina Trionic. Dopo ogni rifornimento controlla la qualità del carburante e regola di conseguenza la miscela con l'aria e la fasatura dell'accensione. Se strada facendo non ci s'imbatte in un distributore di etanolo, poco male. Si può tranquillamente fare il pieno di benzina senza che la Saab faccia una piega.
SOLDI SPORCHI A prima vista ce ne sarebbe a sufficienza per augurarsi che questa tecnologia prendesse piede un po' pure dalle nostre parti. In fondo anche la creazione di una rete distributiva per l'E85 non richiederebbe modifiche particolari agli impianti esistenti e potrebbe rendere meno pesante l'attesa di soluzioni capaci di risolvere il problema energetico una volta per tutte. Peccato soltanto che il costo industriale dell'etanolo sia circa doppio rispetto a quello della benzina e che l'impiego di questo carburante non offra al consumatore grandi vantaggi economici, almeno in assenza di incentivi fiscali. E così, siccome alle nostre latitudini gli euro contano più della coscienza ecologica, prepariamoci a viaggiare ancora tutti su e giù per lo Stivale in turbodiesel...