Poteva mancare? In una Casa composta da cromosomi cabriolet? Negativo. Troppa la tentazione di scoperchiare anche l'ultima nata. Di aumentare il fascino di un mezzo già fascinoso. Fatto. La Sport Sedan aperta inizia a farsi conoscere. Per vederla in giro si attende l'estate. Quale stagione migliore.
Due porte
, non di più. Due auto: coupé e roadster, dipende dalla capotte, chiusa o aperta. Le linee che già con la faccia da berlina scuotevano l’ambiente, ora siaffinano. Vedi dietro. Carenature gemelle incorniciano i roll bar a estrazione automatica e i poggiatesta retrattili, mentre il "CargoWing", ossia il deflettore posteriore ribaltabile, può essere utilizzato come porta sci.C’è poi tanto di cornice che abbraccia l’intero abitacolo. Basta lasciarla aperta sotto casa e sporgersi dalla finestra – o più semplicemente dare un occhio alla foto dall’alto – per vedere la chicca. Una linea a forma di U unisce la zona anteriore e posteriore, con una vernice nera opaca, oppure in color acciaio o giallo lime. E poi la capotte, certo, l’oggetto dell’attenzione.
Tocca premere un tasto per azionare l’attuatore idraulico elettrico automatico, meccanismo che fa vedere il cielo in 20 secondi netti. Nera o blu, è composta da tre strati, per ottimizzare l’isolamento acustico e quello termico, mentre un canaletto laterale è lì apposta a evitare la caduta di gocce d’acqua sui sedili a portiere aperte. Finezza. Magnesio per lo scheletro: peso ridotto all’osso, peggio delle modelle. E un’altra news. Nessun effetto planetario una volta dentro, dimenticarsi gli abitacoli cupi delle cabrio (a causa del rivestimento del tetto solitamente nero): qui, largo al beige o al grigio chiaro.
Lo 0,34 di coefficiente di penetrazione aerodinamica a tetto chiuso è un buon bigliettino da visita: il lavoro dei progettisti si è infatti focalizzato sull’eliminazione dell’effetto "pallone", quella faccia da mongolfiera che viene alle cabrio (chiuse) in autostrada, e sull’efficacia dei finestrini laterali a velocità consistenti. Oltre, chiaro, al comportamento una volta nascosto il tetto dietro, con il flusso dell’aria che non fa impazzire né i due dietro, né i due davanti.
Gli accorgimenti per i passeggeri posteriori continuano con l’inclinazione dello schienale a 21°, le cinture anteriori integrate nello schienale, per evitare acrobazie nell’ingresso in auto, e la velocità di spostamento in avanti del sedile. Nuovo anche il tessuto idrorepellente – si chiama Hydroblox – appositamente studiato per i rivestimenti dei sedili: tre le versioni (Linear, Arc e Aero) ciascuna delle quali è disponibile in due combinazione di colori: chiaro (color pergamena) o scuro (grigio).
Da brava cabrio, l’attenzione al telaio merita un capitoletto. La rigidità della carrozzeria (un grado di deviazione di 11.500 Nm) risulta quasi tre volte più robusta rispetto al modello precedente, mentre il secondo autotelaio supplementare (un anello di acciaio aggiuntivo per collegare e rafforzare le strutture anteriore, posteriore e laterale) oltre a compensare la perdita di rigidità strutturale dovuta all’assenza di un tetto, ottimizza tenuta di strada, guidabilità e resistenza in caso di urti.
Motori? Il quattro cilindri a benzina da 2 litri, interamente in alluminio e con un peso inferiore di 15 chili rispetto al modello precedente, ha due versioni, quella a 175 e quella a 210 cavalli, abbinati al cambioautomatico "smart" a cinque marce con selezione manuale Saab Sentronic e opzione di comando al volante, oppure al meccanico a sei rapporti.