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Renault Twizy


Avatar Redazionale, il 05/10/10

14 anni fa - Piccolissima due posti in veste definitiva

Strana ma vera. Con questa vettura, ora in veste definitiva, Renault punta a cambiare la mobilità urbana.

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CAPITOLO SECONDO Sulla scia della sorellona Zoe, anche la piccola Twizy sbarca al Salone di Parigi con una nuova veste. A un anno dal prototipo di Francoforte, la Francesina mostra finalmente il suo aspetto definitivo, spogliata dalle chicche futuristiche ma invariata nella rivoluzionaria struttura. È proprio con questo modello che Renault punta a stravolgere la mobilità urbana giàdal secondo semestre dell'anno prossimo, quando inizierà la commercializzazione delle vetture prodotte nello stabilimento spagnolo di Valladolid.

PUZZLE DI VANTAGGI Per chi non la ricordasse, la Twizy è una piccolissima city car (lunga 2,32 metri e larga appena 1,19 m) che trae ispirazione dal mondo delle due ruote, proponendo una seduta a tandem per due persone, un abitacolo aperto e un prezzo che dovrebbe avvicinarsi a quello di uno scooter a tre ruote. Ai vantaggi delle moto si aggiungono però quelli di una vera auto, a partire dalla sicurezza data dalle quattro ruote con freni a disco, dagli airbag, dalle cinture di sicurezza e da una cella di protezione costituita dai montanti e dalle barre laterali. Oltre ad evitare l'uso del casco si potrà anche dimenticare il problema della pioggia, potendo contare su parabrezza, tetto e deflettori laterali trasparenti, a cui si potranno aggiungere dei pannelli laterali per ''sigillare'' l'abitacolo.

OCCHI RIVELATORI Ad una struttura tanto originale non poteva che essere abbinato uno stile altrettanto unico, con il giocoso abitacolo a bolla poggiato su piccole ruote da 13 pollici. L'omaggio al nuovo corso stilistico della Casa si ritrova solo nel frontale, dove la Losanga viene collegata ai due proiettori circolari mediante una sottile calandra scura. Per il resto si osservano forme del tutto originali e talvolta raffinate, anche se gli abbondanti elementi in plastica scura e i gruppi ottici dall'aspetto un po' datato smascherano la sua anima semplice ed economica.

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RACCOLTA DIFFERENZIATA I quaranta centimetri in lunghezza (e quasi altrettanti in larghezza) che la separano dalla Smart si ripercuotono nell'assenza di un vero bagagliaio, tanto da dover ricorrere a diversi portaoggetti sparsi nell'abitacolo. Sollevate le porte ad ala di gabbiano (non esiste né un lunotto apribile né tantomeno un portellone) si potrà così scegliere se alloggiare le proprie borse sotto il sedile posteriore, in un vano da 31 litri dotato di serratura, o in uno dei due portaoggetti a lato del volante, dalla capienza totale di 10 litri (di cui il più grande, di 6.5 litri,  dotato di serratura). Una capienza che al primo momento lascia un po' perplessi, ma che risulta sufficiente per le necessità degli spostamenti cittadini.

DOPPIA CHANCE La Twizy è pensata infatti per un uso esclusivamente urbano, commercializzata in due versioni che possono raggiungere rispettivamente i 45 e 75 chilometri orari. Se in molti Paesi la prima potrà dunque essere guidata senza patente, la seconda garantirà invece prestazioni di tutto rispetto. Il motore elettrico da 20cv (5cv nella versione da 45 km/h) regala infatti partenze scattanti, grazie alla coppia di 57 Nm (circa quattro volte quella di uno scooter 125 cc) e al ridotto peso di 450 kg. Il baricentro basso, le dimensioni compatte e il raggio di sterzata di soli 3.4 metri garantiscono poi un'ottima agilità, così da divincolarsi nel traffico cittadino con la spigliatezza di uno scooter.

POCHI MA BUONI I 100 chilometri di autonomia, garantiti dalle pesanti batterie agli ioni di litio (con i loro 100 kg rappresentano circa un quarto del peso complessivo della vettura), non sono di certo un record, ma risultano ben più che sufficienti nell'uso cittadino. La mancanza di motori termici per la ricarica delle batterie comporterà comunque un continuo ed attento controllo tramite la strumentazione di bordo, che comprende l'indicatore di autonomia e l'econometro. Il cavo a spirale alloggiato in un vano sul frontale permetterà poi di collegare il piccolo veicolo a una colonnina pubblica o alla presa domestica, completando la ricarica in sole 3 ore e 30 minuti.

PERSONALIZZATA Per fare accettare fin da subito tutte queste soluzioni azzardate, non potevano mancare le tanto apprezzate personalizzazioni, con una serie di elementi grafici che saranno già disponibili al momento del lancio sul mercato. Per sottolineare questa possibilità, la Twizy ha sfoggiato a Parigi ben tre decorazioni differenti, che si aggiungono ad altre nove realizzazioni virtuali. La grafica che verrà più votata al Salone parigino, o tramite il sito ufficiale Renault, ispirerà una serie limitata che verrà commercializzata nel 2011. A voi dunque la scelta...


Pubblicato da Davide Varenna, 05/10/2010
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