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Renault Scénic Conquest


Avatar Redazionale, il 22/03/07

17 anni fa - Ancora una volta sulla cattiva strada

Così come la prima, anche la seconda serie della Scénic prova a svestire i panni della monovolume tutta casa e lavoro per indossare quelli da intrepida avventuriera. Arriverà nelle concessionarie a giugno, a prezzi da definire.

PAPILLON Quella dell'evasione dalla quotidianità sembra essere diventato un po' un chiodo fisso dei progettisti delle auto da famiglia. A destra e a manca si moltiplicano le proposte di mezzi con un look da avventura e a rimpolpare le fila non poteva mancare certo la Renault. In fondo è proprio alla Casa francese che si deve la creazione della nicchia delle monovolume tuttoterreno, inaugurata dalla RX4, variante saltafossi delle prima serie della Scénic.

CUGINA DI CAMPAGNA Ora che la moda country pare prendere piede anche in altri segmenti e che iniziano a spuntare i concorrenti (con in testa la CrossTouran, che proveremo la prossima settimana), quelli della Régie hanno deciso di rilanciare. A Ginevra ha così sfilato la Conquest, cugina di campagna della Scénic seconda serie. Più che di una vera indole fuoristradistica, come quella che aveva la RX4, in questo caso di dovrebbe parlare più di un travestimento o poco più.

NIENTE DI NUOVO Niente trazione integrale, dunque. Lo schema meccanico resta quello delle altre Scénic. Le modifiche più importanti per il telaio riguardano le barre stabilizzatrici di minor diametro e le sospensioni che hanno una maggiore escursione e aumentano l'altezza minima da terra di 20 mm. Per il resto le differenze che caratterizzano la Conquest sono tutte sott'occhio.

CORAZZATA I fascioni paraurti, i passaruota e i sottoporta sono corazzati con pannelli in plastica, mentre i fari hanno nuove lenti leggermente più scure. Sotto il muso e sotto la coda spuntano due paratie utili a proteggere gli organi vitali quando si prende una cattiva strada. La carrozzeria è ordinabile in dieci colori, uno dei quali esclusivo, il Cayenne Orange. E proprio l'arancione tiene banco anche nell'abitacolo, a livello di cuciture del volante e dei sedili, oltre che di fregi sulla plancia.

DA DEFINIRE I motori destinati a spingere la Scénic Conquest sono quattro. Le punte di diamante sono il turbodiesel dCi 1.9 da 130 cv e 300 Nm e il due litri a benzina da 135 cv e 191 Nm. A fare loro da spalla - manon su tutti i mercati - sono chiamati il 1.600 a benzina da 110 cv e 152 Nm e il dCi 1.5 da 105 cv e 240 Nm. Quale sia la gamma destinata all'Italia è non è ancora chiaro ma pare comunque certo che a fare da comun denominatore alle varie versioni ci saranno i sensori di parcheggio e le barre portatutto.


Pubblicato da Paolo Sardi, 22/03/2007
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