Per Megane facelift, ritocchi estetici e soprattutto la soluzione ibrida ricaricabile. In gamma anche motori diesel e turbo benzina
TAGLIANDO Non puoi mai tirare il fiato, quando sei un concorrente di segmento C. Renault Mégane di ultima generazione è sul mercato ormai da 4 anni (nel 2015 il debutto): un restyling di sostanza è quanto di più urgente, specie alla luce dell'esordio un anno fa di nuova Focus, e dell'arrivo ormai imminente anche di nuova Volkswagen Golf. Detto, fatto: appuntamento a settembre 2019, in corrispondenza del Salone di Francoforte, inizio delle vendite a partire dal 2020. Come cambia?
PLUG-IN MÈGANE Un'occhiata alle foto spia pubblicate dalla rivista Autocar per apprendere che Renault Mégane facelift adotterà un frontale leggermente differente: nuovi la calandra e il paraurti, pressoché invariati i caratteristici fari. Da un punto di vista puramente estetico, l'upgrade esclude (o quasi) tutto il resto della carrozzeria. La notizia è semmai l'introduzione di un modello plug-in hybrid (si noti la presa di corrente sopra il parafango sinistro), cioè una forma di elettrificazione ancor più spinta che non quella pensata per new Clio. L'ipotesi più gettonata è quella di un sistema nel quale convivano il 1.3 turbo benzina ed un motore elettrico, alimentato da una batteria dalla capacità energetica sufficiente a circa 50 km di autonomia a zero emissioni.
CLUTCHLESS La trasmissione? In luogo di un semplice CVT, non è da escludere la sperimentazione di un innovativo cambio automatico che faccia a meno persino della frizione. Ibrida plug-in a parte, anche il MY2020 di Renault Mégane sarà equipaggiato anche dai più tradizionali 4 cilindri diesel e benzina, cioè quelli che il pubblico ancora chiede. Quanto agli interni, aspettiamoci un passo avanti nella qualità dei materiali, nella tecnologia di infotainment e nel pacchetto di sistemi di assistenza alla guida. Seguiranno aggiornamenti.