A vederla così sembrerebbe la "solita" versione un po' pistolata in chiave sportiva della tranquilla macchina da famiglia. Invece no: la Laguna GT nasconde sotto la pelle nientemeno che un telaio a quattro ruote sterzanti. La vedremo su strada in estate con motori 2.0 turbo, diesel oppure benzina.
A VOLTE RITORNANO L'idea delle quattro ruote sterzanti non è in sé nuova ma fa sempre un certo scalpore a ogni sua apparizione. A rispolverare questa soluzione finita da un po' di tempo nel dimenticatoio è la Renault, che ne fa il fiore all'occhiello di una variante sportiva della nuova Laguna, battezzata GT. Neanche a dirlo, nell'operazione c'è pure lo zampino della Renault Sport Technologies, "braccio armato" della Régie in materia di sperimentazione e sviluppo.
OCCHIO NERO La Laguna GT non fa molto per chiamare a sé i riflettori. L' elemento di novità più vistoso è il frontale. Qui si contendono la scena i fari anneriti, neanche volessero fare il verso a Paolo Migone di Zelig, e la presa d'aria inferiore che si apre scura e sinistra come per fagocitare la strada. Ai lati si notano piccoli tagli nel paraurti, mentre nella parte bassa una vistosa nervatura orla i lamierati, facendo apparire la macchina acquattata sui cerchi da 18" gommati Bridgestone Potenza 225/45. Nell'abitacolo spiccano invece i sedili avvolgenti rivestiti in pelle e Alcantara con logo GT sugli schienali, il volante sportivo a tre razze con cuciture in contrasto, la pedaliera in alluminio e il pomello del cambio, a sua volta con finitura metallica.
CHIP AL POTERE Meglio però non perdersi con i dettagli e venire subito al succo della questione, ovvero alle quattro ruote sterzanti, che fanno da pezzo forte del telaio Active Drive. A differenza di quanto accadeva con le prime auto che portavano la sigla 4 Wheel Steering (o 4WS per i più intimi), la Laguna GT non impiega un sistema esclusivamente meccanico, bensì lascia carta bianca all'elettronica nella gestione delle ruote posteriori.
GIU' LE MANI Il sistema, realizzato con la collaborazione anche della giapponese Aisin, funziona con due logiche diverse a seconda della velocità. Fino a 60 km/h le ruote posteriori sterzano in direzione opposta fino a raggiungere un angolo massimo di 3,5°. Ciò garantisce soprattutto due vantaggi. In primo luogo assicura una drastica riduzione del diametro di sterzata, che, con i cerchi da 18", passa da 12,05 metri a 10,80, facilitando non poco le manovre negli spazi stretti. In seconda battuta permette di percorrere le curve ruotando meno il volante e di muovere più raramente le mani sulla corona.
DIETROFRONTSuperati i 60 km/h, le ruote posteriori cambiano rotta e seguono le inclinazioni di quelle anteriori,non superando di norma i 2°. In questo modo alla Renault promettono un "effetto binario" in traiettoria, con sensibili vantaggi anche sul fronte stabilità. In tal senso l'aver affidato la direzione dei lavori a una centralina elettronica permette al sistema 4WS di lavorare a braccetto con l'ESP e l'ABS e di dare il suo contributo alla causa anche della sicurezza, non solo del piacere di guida.
DOUBLE FACE La Laguna GT è proposta con due motori, entrambi da due litri e sovralimentati. Il turbodiesel appartiene alla famiglia dCi e vanta un picco di coppia di 400 Nm a 2.000 giri, con una potenza massima di 180 cv a 3.750 giri. Questo regime di tutto riposo non impedisce comunque di allungare all'occorrenza fino anche a 5.000 giri, quando magari si vuole provare a liquidare la pratica 0-100 in 8,5 secondi. La percorrenza media è di 15,4 km/litro. Ben più assetato è invece il motore a benzina, che sorseggia un litro di verde ogni 12,2 km. A giustificare i maggiori consumi c'è una più spiccata vocazione sportiva. Il turbo twin scroll porta potenza e coppia massime rispettivamente a 205 cv a 5.000 giri e a 300 Nm a 3.000 giri, per un crono di 7,8 secondi nello 0-100.