Il sogno elettrico della Régie diventa realtà e propone una berlina pensata in primis per le flotte aziendali e un mezzo da lavoro. Tra differenti modalità di ricarica e autonomia ancora migliorabile si alternano motivi di ottimismo e di perplessità. Ma i più fiduciosi possono mettersi in lista d'attesa...
FULMINATA Se c'è una Casa che crede o almeno dice con convinzione di puntare sull'elettrico questa è Renault-Nissan. Tra prototipi, annunci, partnership e impegni pubblici più o meno ufficiali la strada sembra tracciata. L'ultima notizia è che, a partire dal 2011, si potranno iniziare a guidare le prime vetture con la losanga… e la spina. Per ora siamoin fase di pre-commercializzazione, nel senso che i clienti interessati possono iscriversi sul sito www-renault-ze.com e acquisire un diritto di prelazione all'acquisto. Le prime due vetture disponibili sono la Fluence Zero Emission e la Kangoo Express Zero Emission. Vere auto elettriche da utilizzare (dopo)domani, se vi bastano 160 km di autonomia e accettate qualche compromesso. L'avanguardia elettrica diventa quindi possibile, rete di ricarica e cambio batterie permettendo. Eccone i primi dettagli, estetici, tecnici e di funzionamento e, fattore decisivo, partnership tecnologiche e politiche. Appuntamento al 2011 in Israele per i primi riscontri legati all'esordio sulle strade della Fluence.
BASE DI PARTENZA Secondo Renault nel 2020 le auto elettriche copriranno il 10% del mercato mondiale, da qui discende un impegno fatto di investimenti, 4 miliardi di euro, e 2000 addetti coinvolti nel progetto elettrico. Oltre a questo segno tangibile di fiducia ci sono oltre 40 accordi stretti nel mondo, Spagna, Francia, Irlanda e Danimarca anche in Lombardia con A2A, per supportare i veicoli elettrici. Con un ruolo della politica che si annuncia decisivo, in Francia si parla di "diritto alla spina" per gli automobilisti che scelgono elettrico, e il ruolo di partner tecnologici, come il progetto di sostituzione rapida delle batterie "A Better Place" di Mr.Agassi a completare il quadro. Una base di partenza imprescindibile è rappresentata comunque dagli investimenti industriali pianificati da Renault-Nissan, vedi l'allenanza con Nec per la produzione dislocata a livello globale, in diversi stabilimenti, delle circa 500.000 batterie agli ioni di litio necessarie ad avviare il progetto.
COSTI COMPLESSIVI Non mancano poi i pensieri di marketing e la commercializzazione pensata ad hoc: non si parla ancora di prezzi,tuttavia Renaultpreferisce affrontare il discorso sotto il profilo della TOC Total Cost of Ownership, ovvero immaginare un leasing o delle rate che comprendono non solo l'acquisto ma anche tutte le spese legate all'utilizzo e al mantenimento del veicolo. In questa ottica la Casa promette costi competitivi con un equivalente auto con motore termico. Anche per le batterie sono allo studio modelli ecnomici che ne prevedono non l'acquisto ma il noleggio, in modo da agevolarne il cambio veloce secondo i dettami del progetto "A Better Place". Grandi piani e grandi aspettative e una nicchia in crescita, ma ad ogni buon conto, oltre alle auto con la spina, da Billancourt si tengono comunque aperta la strada più pragmatica dell'abbassamento delle emissioni, tramite tecnologie innovative, dei classici motori termici. Leggasi ibrido, downsizing, turbo a bassa pressione e tutto quanto offrirà la tecnica in futuro.
TUTTO ELETTRICO Il primo veicolo "tutto elettrico" svelato nelle sue forme definitive è la Fluence. Una classica berlina dalle linee anonime ma con qualche tocco tecnologico ed eccentrico nei gruppi ottici e in alcuni elementi aerodinamici, come i copriruota o lo scivolo aerodinamico al posteriore. Rispetto ai prototipi precedenti la versione definitiva mette in mostra il colore esclusivo per la linea elettrica "blue energia" e qualche altra raffinatezza salvaconsumi, come gli pneumatici a basso assorbimento realizzati da Good Year. Misurano 16 pollici e rappresentano il giusto compromesso tra esigenze dinamiche e ambientali. Le prese elettriche per ricaricare le batterie sono doppie, una sul parafango anteriore destro e una su quello sinistro per assecondare i diversi mercati e relative abitudini. Il cambio non esiste più: c'è la marcia avanti, la marcia indietro, neutral e parcheggio.
LIMITI DI UTILIZZO Ma il succo sta sottopelle, con le batterie agli ioni di litio posizionate tra il sedile posteriore e il bagagliaio e che pesano circa 200 kg, un assetto anteriore ritarato in funzione del leggero motore elettrico posizionato sotto il cofano e una strumentazione pensata anche per aiutare il guidatore a risparmiare. L'autonomia massima media è di 160 km mentre la velocità massima è limitata a 135 km orari. Numeri che certificano ancora qualche limite per un utilizzo a tutto tondo. Dove invece Renault conta di trovare gran parte dei clienti è nelle flotte aziendali, un settore di utilizzo accettabile. La lunghezza di 4,76 metri e la classica dotazione di bordo a cui siamo abituati (bluetooth per telefonare, navigatore, climatizzatore, ABS ed ESP) ne fanno per il resto una berlina comoda e sicura come tante altre.
MEZZO DA LAVOROStesso discorso, a maggior ragione, per la versione elettrica del Kangoo Express che offre coppia, autonomia e potenza per un utilizzo quotidiano come mezzo da lavoro. La capacità di carico di 650kg dovrebbe accontentare le esigenze di artigiani e piccoli trasportatori che vogliono togliersi la soddisfazione di viaggiare senza usare carburante. Configurazione in vari formati della carrozzeria, batterie posizionate sotto il pianale di carico e strumentazione specifica e presa di ricarica posizionata vicino al fanale anteriore destro son gli elementi differenzianti rispetto alle altre Kangoo con motore termico costruite nello stesso stabilimento.
TANTE AUTONOMIE A proposito di autonomia merita una citazione l'ingegnoso metodo di ricarica inventato di Renault che si articola in tre differenti modalità e tenta di bypassare il limite di autonomia imposto dalle batterie. La strategia adottata è ancora agli inizi ma vale per la Fluence, il Kangoo e tutte le elettriche che seguiranno. Altre due sono in rampa di lancio. La ricarica normale tramite prese 220V, quella lunga, dura circa 8 ore e diventa possibile di notte o durante la giornata lavorativa per chi solitamente sta in ufficio e lascia l'auto nel parcheggio. A partire del 2012 arriverà, grazie ad apposite colonnine potenziate, una modalità veloce da circa mezz'ora.
PIENO ELETTRICO Poi c'è la vera rivoluzione: le stazioni di rapido cambio delle batterie che, sostituendole con altre nuove in soli tre minuti, che renderebbero possibile eliminare il problema del limitato raggio di autonomia. Qui entra in gioco il progetto "A Better Place" di cui abbiamo già parlato e che trasla in concetto di "pieno di carburante" nel mondo elettrico. Renault ha stretto accordi specifici con il fondatore Mr.Agassi e in Israele e Danimarca se ne dovrebbero vedere le prime applicazioni.
CALI DI TENSIONE Quello di Renault sembra un piano ben congegnato e scandito nel tempo, talmente fiducioso da far riflettere sulla posizione di altri competitor scettici sull'auto elettrica. Quel che è certo è che a giocare la partita e vincerla non saranno tanto le auto (la Fluence, come la Kangoo, difficilmente potrebbe fare innamorare al primo sguardo) quanto i benefici economici e fiscali e la voglia di tagliare la dipendenza ormai secolare dal motore a scoppio. La falla che potrebbe portare a cali di tensione deriva proprio dalla rete distributiva: se non ci saranno colonnine di ricarica sotto casa o nel parcheggio aziendale, e i centri di sostituzione rapida delle batterie non si diffonderanno, difficilmente l'automobilista medio potrà accettare un'auto a raggio di utilizzo ridotto. Ma lo stesso si diceva a proposito delle carrozze a cavallo ritenute migliori delle auto perché, all'epoca degli esordi, mancavano i distributori. Il tempo dirà chi avrà ragione; nel dubbio, iscriversi sul sito dedicato alle Renault Zero Emission non costa nulla e non impegna…