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Concept car:

Renault DeZir, la rivoluzionaria francese


Avatar Redazionale, il 06/07/10

14 anni fa - Il cambio di guardia ai vertici del design Renault si riflette nella DeZir, concept car che stravolge i canoni stilistici della Casa e anticipa lo stile delle Renault che verranno.

Il cambio di guardia ai vertici del design Renault si riflette nella DeZir, concept car che stravolge i canoni stilistici della Casa e anticipa lo stile delle Renault che verranno.

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NUOVO DESIGN(ER)Con largo anticipo rispetto alla presentazione ufficiale, prevista per il prossimo Salone di Parigi (2-17 ottobre), Renault ha diffuso le prime immagini della concept car DeZir, un'affascinante coupé 2 posti che prefigura il futuro stilistico delle auto della Casa francese. Dopo l'era di Patrick Le Quément ha così inizio l'avventura dell'olandese Laurens van den Acker, il nuovo capo del Centro Stile arrivato lo scorso anno dalla Mazda.

CICLO DI VITA La nuova DeZir non sancisce però un semplice cambio di direzione nello stile della Casa francese: questa nuova concept dà infatti inizio anche ad una rinnovata strategia fondata sul ciclo di vita dei clienti della Losanga. L'innamoramento, la scoperta del mondo, la creazione della famiglia, il tempo libero e l'età della saggezza sono i momenti chiave che verranno interpretati dalla future auto, creando così uno stretto rapporto tra la Marca ed i suoi svariati acquirenti.

CAMBIA STRATEGIA Una strategia che è stata plasmata attorno a tre parole in linea con la visione di Renault: "semplice", "sensuale" ed "entusiasta", e che ha comportato uno stravolgimento nell'organizzazione del reparto design. Mentre i progetti attuali vengono sviluppati da diversi team di designer, d'ora in poi la realizzazione di una nuova concept car e della relativa auto di serie sarà invece affidata alla stessa equipe, così da non perdere gli elementi chiave nel passaggio dal prototipo al modello stradale.

ROSSO PASSIONE Ma questa rivoluzionaria coupé vuole prima di tutto essere il manifesto concreto del nuovo slogan della Casa della Losanga, "Drive the Change", coniugando gli elementi della mobilità del futuro all'emozione della guida. Il rosso vivo della carrozzeria rimanda poi alla prima fase del ciclo di vita, l'innamoramento, che viene sottolineata anche dalle linee tondeggianti e sensuali del corpo vettura.

SPIGOLI ADDIO Ciò che colpisce fin da subito è proprio la sinuosità delle linee, in netto taglio rispetto alle precedenti Renault. Se Le Quément aveva impostato lo stile sulle forme decise della Vel Satis e della Avantime, il nuovo responsabile del design cambia invece rotta mettendo al bando gli spigoli, con un design appariscente ma meno rivoluzionario di allora.

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SUPERFICI LIQUIDENel frontale si ritrovano subito gli elementi che caratterizzano tutta la vettura: un po' come già visto sulla recente Pandion di Bertone, alle linee tondeggianti del cofano si contrappone una netta griglia che si sviluppa in tutta la larghezza. Al centro la Losanga cresce nelle dimensioni mentre i gruppi ottici si riducono fino a diventare due sottili strisce luminose. Le palpebre sopra i proiettori ripropongono una texture pixelata già usata sui prototipi più recenti della Casa, che vuole ora evocare l'immagine di una distesa d'acqua increspata dal vento, in contrasto con la liquidità più dolce del resto della carrozzeria. Lo stesso motivo viene poi ripreso sul tetto e negli inserti della fiancata, rendendo coerente tutta la vettura.

SFOGO D'AUTORENella fiancata le superfici ondulate vengono spezzate da una fascia di alluminio in stile R8 e dai grandi cerchi da 21 pollici dal design ispirato al movimento. Il padiglione a cupola si allunga invece verso la coda senza interruzioni, andando a definire il profilo superiore del grande sfogo posteriore. Il semplice disegno dei sottili gruppi ottici e il logo Renault si immergono in un gioco di lamelle ondulate di grande bellezza che, oltre ad appagare l'occhio, risultano indispensabili per il raffreddamento del pacco batterie.

YIN E YANG Se le aperture verso l'alto non sono più sufficienti a stupire il pubblico, questa DeZir gioca con l'asimmetria per creare un qualcosa di veramente nuovo. Mentre la portiera lato guidatore è incernierata in avanti, quella del passeggero si apre al contrario, rimanendo fissa nella parte posteriore. Un movimento affascinante ispirato al concetto di Yin e Yang, che nella sua complementarità vuole sottolineare il sentimento di passione che domina tutta la vettura.

BATTITO AMOROSO Il concetto della complementarità degli opposti prosegue poi negli interni, dominati dal colore bianco e da un gioco di luci pulsanti che ricorda il battito del cuore. Se il pannello porta lato conducente è in lacca rossa, quello opposto è invece rivestito di pelle bianca, con un contrasto che ritorna anche nella finitura dei sedili e della plancia. La calda atmosfera viene poi esaltata da un impianto audio dedicato studiato con l'IRCAM (Institut de Recherche et Coordination Acoustique/Musique) fondato nel 1969 dal musicista contemporaneo Pierre Boulez.

POTENZA PULITA Per chiudere in bellezza non poteva mancare un sistema propulsivo a emissioni zero, come testimonia la "Z" del nome DeZir. Accreditato di ben 150 CV di potenza e 226 Nm di coppia, il motore elettrico spinge la coupé ad una velocità massima di 180Km/h, con un'accelerazione da 0 a 100 in 5 secondi netti. La trazione posteriore e la grande leggerezza della vettura garantita dall'utilizzo del kevlar, con l'ago della bilancia che si ferma a soli 830 kg, promettono di regalare una guida emozionante, complice anche il sistema Kers che recupera l'energia in frenata e concede un boost aggiuntivo per qualche istante.

LARGA SCELTA L'efficiente aerodinamica, con il cx di 0,25, contribuisce a garantire un'autonomia di circa 160 km. Una volta scaricato il modulo delle batterie si può scegliere tra tre modalità di ricarica: quella da presa domestica, che impiega 8 ore, quella rapida, che con una presa Trifase da 400V garantisce una ricarica dell'80% in 20 minuti, e per finire quella della sostituzione della batteria, grazie alla tecnologia Quick Drop di Renault.


Pubblicato da Davide Varenna, 06/07/2010
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