Dopo una lunga attesa, finalmente la Puritalia 427 si scopre dal vivo. Da un progetto tutto italiano nasce una sportiva che promette si essere l'erede della mitica Shelby Cobra.
LA PREMESSA “Se è grande va bene ma se è più grande va meglio” diceva Carroll Shelby. Si riferiva al motore che per lui doveva poter elargire una quantità di potenza inesauribile. Prerogativa squisitamente americana, questa, che voleva auto ultra potenti ma anche dannatamente pesanti. L’intuizione del buon vecchio Carroll fu quella di unire un “motorazzo” Ford, si trattava del type 427 Side Oiler da 7 litri (sviluppato originariamente per le gare NASCAR) a un telaio leggero e agile di derivazione inglese. Nasceva la Shelby Cobra 427, correva l’anno 1965.
NAPOLETANA COME LA PIZZA A quasi mezzo secolo di distanza, qualcuno ha riportato in auge questo modo di fare automobili. Dall’America all’Italia, passando per Napoli, dove sorge la Puritalia Automobili. L’opera prima della Casa partenopea si chiama 427, non un caso. Come la Shelby è leggera, molto leggera: solo 1150 kg. E come la yankee con il serpente sul muso scarica a terra tanti cavalli, 605. Dall’americana prende spunto anche per la linea che la matita del designer italiano Fabio Ferrante ha reinterpretato in chiave moderna.
COME LA VEDO La saracinesca si alza e da lontano intravedo i fari accesi della 427. Se in fotografia colpisce, dal vivo impressiona per la muscolosità. E’ compatta, bassissima e larga. Il cofanone accentua l’idea di possedere un motore esagerato e le enormi ruote di alluminio forgiato HRE le immagino già fumare in un burnout selvaggio. Devo ammettere che pur non avendo provato un tuffo al cuore, osservandola più a lungo e attentamente, se ne apprezzano le proporzioni. Tuttavia avrei preferito tratti meno marcati che la "privano" di quella raffinata eleganza tipicamente italiana che tutto il mondo ci invidia.
LIKE A BIKE Ho apprezzato l'arredamento dell'abitacolo, semplice come deve essere per una sportiva. Molto bello il quadro strumenti che ricorda quello di una moto e la plancetta in alluminio posizionata vicino al cambio (ricavata dal pieno) che raggruppa gli interruttori principali. I sedili, invece, sono firmati Recaro con cinture a 4 punti. Dalla Puritalia fanno sapere che ci sarà un programma di personalizzazione, passatemi il termine, molto spinto, che non si limiterà semplicemente a modificare esterni e interni secondo i gusti del cliente ma che prevederà una vera e propria area dedicata allo sviluppo di esemplari one-off su rischiesta.
SOTTO IL VESTITO Design a parte, la Puritalia 427 promette, almeno sulla carta, prestazioni tecnologiche di rilievo. Oltre all’ottimo rapporto peso potenza, ha sospensioni indipendenti a doppi triangoli sovrapposti con molle Eibach e barre antirollio da 32mm all’anteriore e 29 mm al posteriore. Freni firmati dall’italiana Brembo con dischi da 380 mm davanti e 345 mm dietro e pannelli realizzati in materiale composito e fibra di carbonio completano il quadro. Quanto al motore, saranno due le varianti di potenza del V8 5.0 litri Ford: 445 cavalli e 530 Nm di coppia o 605 cavalli e ben 640 Nm a quota 4.500 giri. In entrambi i casi la trasmissione è manuale a 6 rapporti e non poteva essere altrimenti.
QUANDO La produzione prenderà l’avvio nel 2016 e sarà limitata a 427 esemplari, di cui 250 destinati esclusivamente al mercato del Nord America, al termine dei quali l’azienda si impegna a distruggere gli stampi e le attrezzature specifiche di produzione. La versione lancio denominata “Launch Edition” pare sia stata prenotata da 35 clienti che fino a ieri non avevano mai visto dal vivo la macchina. Il prezzo è stato fissato a circa 180mila euro, personalizzazioni escluse ovviamente.