Il suo profilo Linkedin dice che in questo momento si trova a San Francisco, a poche decine di km dalla sede di Apple, per “imparare cose nuove”. Luigi Taraborrelli ha lavorato per più di vent’anni in Lamborghini, dove per gran parte del tempo è stato responsabile del reparto di ricerca e sviluppo sui telai e sulla dinamica di guida dei nuovi modelli di Sant’Agata Bolognese. Tra i tanti progetti da lui seguiti c’è il SUV Urus, la Huracan Performante e la non ancora ufficiale (ma ci sono le foto spia) Sterrato.
STORIA TRAVAGLIATA Inizialmente chiamato Titan, il progetto “segreto” di Apple è in circolazione dalla fine del 2014, ed è stato un continuo susseguirsi di ipotesi, illazioni, pettegolezzi, smentite e rinvii. A un certo punto è sembrato che l’idea fosse stata del tutto abbandonata. Lo scorso settembre Ford ha assunto Doug Field, manager a capo dei progetti speciali Apple (che seguiva anche Titan). Di suo, la casa della Mela non è stata a guardare, e proprio lo scorso anno ha assunto Desi Ujkashevic, manager di lunga data proprio di Ford, che nell’ultimo periodo aveva lavorato come responsabile globale per la sicurezza dell’Ovale Blu.
Un rendering che ipotizza le forme di una Apple Car
LA VOLTA BUONA? L’assunzione di Taraborrelli, insieme ad altri particolari (come le dichiarazioni del premio Nobel per la chimica Akira Yoshino di qualche mese fa) lasciano intendere che un annuncio ufficiale potrebbe essere ormai imminente. Quantomeno, confermerebbe l’intenzione di Apple di arrivare sul mercato nel giro di tre o quattro anni. Sarà davvero così? In autunno, come consuetudine, si terranno un paio di eventi: il primo è di solito dedicato ad iPhone e Apple Watch, il secondo a prodotti consumer come portatili e desktop. Che sia l’occasione per l’annuncio ufficiale della prima auto elettrica marchiata Apple?