Della quattro porte di Stoccarda non si hanno ancora le prime foto ma le indiscrezioni abbondano. Le ultime parlano di una probabile variante ibrida, realizzata sfruttando il know-how ottenuto con la Cayenne con doppio motore, a benzina ed elettrico.
PUZZLE Un pezzettino alla volta, il puzzle che compone il quadro della Porsche Panamera prossima ventura si sta completando. Dopo indiscrezioni varie sul taglio della carrozzeria e sull'impostazione generale, l'ultima voce diffusa dalla Casa riguarda la possibilità di vedere entrare in listino una versione ibrida. Il tutto, ovviamente, in un futuro anteriore:l'ammiraglia Gran Turismo di Stoccarda vedrà la luce nel corso del 2009 mentre per l'eventuale variante Hybrid i tempi si allungheranno ulteriormente.
BRAVI, BIS A Stoccarda lasciano un po' di mistero, dicendo di voler studiare per bene il mercato prima di deliberare la produzione. Tuttavia, visto che il sistema è in avanzata fase di sviluppo per la Cayenne, pare difficile che in Porsche non vogliano sfruttare l'investimento al massimo. C'è da scommettere insomma che attorno al 2010 l'argomento tornerà in auge.
VITE PARALLELE L'ibrido progettato dai tecnici tedeschi è di tipo detto parallelo e si pone come obiettivo consumi nell'ordine dei 9 litri ogni 100 km. Questa tecnologia permette alla Porsche di marciare spinta dal solo motore elettrico, da quello a benzina o da entrambi che lavorano all'unisono. Le batterie sono alloggiate posteriormente, nel vano bagagli, mentre il modulo ibrido è piazzato tra il motore longitudinale e la trasmissione.
COPIA E INCOLLA In questa occasione a Stoccarda non dicono di più ma per il discorso fatto prima e le cosiddette economie di scala è quasi scontato che il dispositivo ricalchi quello della Cayenne. Per la Suv, vale la pena di ricordarlo, è stato scelto un motore elettrico da 36 kW alimentato da celle del tipo nichel metal idrato, anche se per la Panamera faranno in tempo a essere pronte quelle agli ioni di litio. A fare da contorno ci sono servosterzo, pompa dell'olio e del servofreno elettrici, alimentati a loro volta con l'energia recuperata attraverso l'ormai classico sistema di frenata rigenerativa.