Alla vigilia dell'inaugurazione della mostra ''75 Years of Porsche Sports Cars” presso il Museo Porsche di Stoccarda-Zuffenhausen, che celebra la nascita della capostipite 356 Roadster ''No. 1'', Porsche svela la concept Mission X: ''La Porsche Mission X è una sorta di 'faro tecnologico' per le vetture sportive del futuro. Prosegue il cammino avviato dalle auto sportive iconiche dei decenni passati: come la 959, la Carrera GT e la 918 Spyder prima di lei. '', dice Oliver Blume, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Porsche AG.
Porsche Mission X concept, vista laterale
LA TECNICA
Dal punto di vista tecnico, Mission X (la cui messa in produzione è per ora puramente ipotetica) intende diventare l'auto omologata stradale più veloce al Nurburgring, attraverso due principali linee guida: estremizzare il rapporto peso-potenza, con l'obiettivo di avvicinarsi al valore di riferimento di un cavallo per chilo, e raggiungere livelli di deportanza superiori a quelli dell'attuale 911 GT3 RS (qui la mia prova a Franciacorta). Mancano dichiarazioni ufficiali su peso, potenza e una scheda tecnica completa, ma viste le ambizioni, se mai dovesse entrare in produzione, la Mission X dovrebbe abbassare - e non di poco - il record della 918 Spyder da 887 CV, che nel settembre 2013 fu la prima vettura omologata da strada a infrangere la barriera dei sette minuti, completando i 20,6 chilometri del Nordschleife in 6:57 minuti.
Porsche Mission X concept, i sedili
LE MISURE CHE CONTANO Altro obiettivo tecnologico non meno importante è offrire prestazioni di ricarica nettamente migliorate, dimezzando i tempi dell'attuale Taycan Turbo S, grazie all'architettura a 900 volt. La batteria è montata al centro, dietro ai sedili, con una configurazione “e-core'' che concentra la massa nel punto più favorevole per esaltare l'agilità. Lunga circa 4,5 metri e larga due, con un passo di 2,73 metri, la concept car Mission X ha le stesse dimensioni della Carrera GT e della 918 Spyder. Monta pneumatici di diametro differenziato: da 20 pollici all'anteriore e da 21 pollici al posteriore: una scelta tecnica che avrebbe finalità aerodinamiche, fanno sapere da Stoccarda.
Porsche Mission X concept, dettaglio del cerchio
GLI INTERNI
L'abitacolo, come sui prototipi per Le Mans, è coperto da una cupola in vetro leggerissimo, con un esoscheletro in plastica rinforzata con fibra di carbonio; le porte si aprono a farfalla, come sulla mitica Porsche 917 da competizione (ne parlo in questo articolo sulle Porsche più importanti della storia). La centralità del pilota è sottolineata da una disposizione e da uno schema cromatico asimmetrici dei sedili in composito, con cinture di sicurezza a sei punti integrate nella monoscocca. Il volante è aperto, come sulle auto da corsa, ed è dotato di selettori di modalità e levette di selezione delle marce.
Porsche Mission X concept, il volante di tipo aperto
REGISTRA TUTTE LE TUE AZIONI A bordo sono presenti più telecamere per videoregistrare le tornate in pista. La ripresa inizia non appena il conducente preme il pulsante di registrazione (REC) sul controller multifunzione. Sul lato passeggero si trova un sistema a baionetta integrato nel cruscotto che permette di fissare un modulo per il cronometro. Per la Mission X, Porsche Design ne ha creato uno speciale con display analogico e digitale. Gli orologi sono stati concepiti per l'uso in pista e nei rally e possono visualizzare, tra le altre informazioni, i tempi sul giro o i dati vitali del pilota.
Porsche Mission X concept, il cronometro per il navigatore
IL DESIGN
La carrozzeria dal profilo basso e allungato, alta meno di 1,2 metri, ha forme scolpite e muscolari, ma evita apposta uno stile esageratamente aggressivo. La tinta Rocket Metallic contrasta con i particolari estetici con la trama di carbonio a vista che troviamo sotto la linea di cintura. Tali componenti sono verniciati con finitura satinata, tale da farli apparire lievemente colorati. Le ruote hanno forme elaborate e l'asse posteriore è provvisto di lamelle aerodinamiche quasi trasparenti, che funzionano come turbine per migliorare il raffreddamento dei freni.
Porsche Mission X concept, le luci a sviluppo verticale
LE LUCI E IL NUOVO STEMMA Le luci anteriori sviluppano in verticale i fari a quattro punti caratteristici delle Porsche degli ultimi anni, richiamando i modelli 906 e 908. ''Una struttura di supporto high-tech incornicia i gruppi ottici a LED e mette in risalto i sottili elementi a vista delle luci di marcia diurna e degli indicatori di direzione'', dice Porsche. ''Quando vengono azionate, le luci appaiono come un occhio che si spalanca''. Al posteriore, le luci si estendono da un lato all'altro dell'auto e la tradizionale scritta Porsche trasparente e illuminata ha uno sviluppo tridimensionale particolarmente scenografico. Sulla Mission X debutta anche il nuovo stemma Porsche aggiornato: ''Pregiato metallo spazzolato, una struttura tridimensionale a nido d'ape, un cavallo araldico dal profilo rivisitato e una tonalità di oro più tenue'' sono le differenze annunciate.