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Porsche Boxster Spyder


Avatar Redazionale, il 05/11/09

15 anni fa - Parabrezza, gobbe e tendalino di fortuna accompagnano dieta e motore della Cayman S, per respirare aria e cavalli buoni. In mostra al Salone di Los Angeles, su strade curvose da febbraio 2010.

Parabrezza, gobbe e tendalino di fortuna accompagnano dieta e motore della Cayman S, per respirare aria e cavalli buoni. In mostra al Salone di Los Angeles, su strade curvose da febbraio 2010.

DOWNSIZING MANIFESTO Con il nuovo anno arriverà la Boxster (e la Porsche) più leggera che ci sia. Si chiama Boxster Spyder e pesa 1.275 kg, grazie ad una dieta che traspare pure al primo sguardo. Parabrezza basso e rastremato, come i finestrini, la capote che diventa minimalista e leggere neppure fosse un tendalino da spiaggia e due gobbe commoventi dietro i sedili. Il motore alloggiato sempre in posizione centrale arriva a quota 320 cavalli. Ma più dei numeri possono le suggestioni: e la memoria corre veloce alla leggendaria 550 Spyder che imperversava su strade e piste del 1950, come alla 911 Speedster del 1989.

FLOTTANTE A vederla da fuori sembra ed in effetti è la solita Boxster last generation, il vestitino bianco crema e immacolato per l'occasione speciale conosce sul frontale il gioco di chiaroscuro, con le prese d'aria che disegnano dei buchi neri. Mentre la fiancata si arricchisce delle stripes Porsche che strizzano l'occhio, anche loro, alle memorie del passato. Fin qui la cosmesi, poi ci sono gli interventi di sostanza che cambiano non solo il look ma anche i concetti filosofici alla base dell'interpretazione Spyder.

ZAC! Un taglio e via. Con un colpo di gomma i designer hanno cancellato un pezzo di parabrezza, pure i finestrini rastremati e bassi come non mai concorrono a disegnare una nuova volumetria chefa sembrare la Boxster Spyder schiacciata verso l'asfalto. Le due gobbe, che raccordano i poggiatesta dei sedili con la coda in modo armonico, assolvono a funzioni aerodinamiche, di protezione e memoria storica. Con un rimando secco al mondo delle piste e delle Spyder pistaiole. Ma agli occhi degli esteti disegnano una Boxster diversa da tutte le altre, con una presenza scenica al posteriore sconosciuta alle versioni normali.

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DIETA FERREA Anche l'interno, complice il gioco scoperto di finestrini e parabrezza mignon, risalta maggiormente con volante, cruscottino e gusci dei sedili in primo piano. La dieta annunciata dalle forme si traduce in 80 kg secchi risparmiati alla pesa, sempre rispetto alla Boxster S utilizzata come base di partenza. Ma l'alleggerimento visivo e complessivo (mancano l'autoradio il porta bevande e pure il climatizzatore) corrisponde anche ad un imprinting concettuale che non mancherà di entusiasmare gli appassionati. Una filosofia che, con pochi cambiamenti, disegna delle sportive scoperte portate all'essenziale per aumentare il coefficiente di divertimento.

CUORE MECCANICO Il cuore meccanico, sei cilindri e 3,4 litri, rende esclusiva la versione speciale: ha 10 cavalli in più rispetto alla S e raggiunge la stessa potenza della sorella putativa Cayman. I numeri dicono 320 cavalli a 7200 giri e 370 Nm di coppia massima. Quanto basta per bruciare con il cambio doppia frizione PDK (Doppelkupplungsgetriebe) e launch control, lo zero-cento in 4,8 secondi e raggiungere i 267 Km/h di velocità massima in modalità scoperta. Precisazione importante, perché la Boxster Spyder è pensata per essere vissuta e amata a cielo aperto. Disponibile anche il tradizionale sei marce manuale.

TENDALINO In versione chiusa non ha senso, o quasi, basta guardare l'aria provvisoria del tendalino che sembra pensato apposta per riparare le teste dei passeggeri, giusto quanto basta. Niente più. Per il resto solo sole, e uno spirito leggero e veloce. Ma anche un mood, sembra strano per una sportiva "estrema", intonato ai tempi di essenzialità e downsizing: Porsche dichiara consumi di soli (considerando il genere) 9,1 litri per 100 km ed emissioni ridotte (di poco) sempre rispetto alla S. Per chi antepone il piacere vero alle comodità da salotto l'assegno da staccare supererà di qualche migliaio di euro quota 60.000.


Pubblicato da Luca Pezzoni, 05/11/2009
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