Forma da barchetta estrema e una fissa per l'aerodinamica. Ecco la Pininfarina Sergio, ovvero come Pinifarina reinterpreta la Ferrari 458 Spider
AZZARDO Chiamatela pure la “barchetta del futuro”, o più semplicemente la “Sergio”. Fatto sta che questa due-posti presentata al salone di Ginevra, per Pininfarina non è un mero esercizio di stile: è una concept possibile. Senza un tetto, con un parabrezza virtuale, una carrozzeria in carbonio e con richiami stilistici a mitiche Ferrari degli anni Sessanta e Settanta.
SEGNI PARTICOLARI La base meccanica è fornita dalla Ferrari 458 Spider: stesso motore (un 4,5 litri V8), stesso passo, stessa carreggiata. Ma l’interpretazione formale della Pininfarina Sergio è completamente diversa, a partire da una scocca in carbonio, del 10% più leggera rispetto all’originale in alluminio, e un telaio in alluminio. Segni particolari? Tra i tanti segnaliamo le semiporte con apertura a rotazione verticale e i roll bar ai quali è stato applicato uno spoiler fisso che aumenta il carico aerodinamico sul retrotreno.
ALLEGGERITA E’ infatti l’aerodinamica, oltre allo stile, l’elemento centrale di questa concept, che riduce il peso di 150 kg (per un totale di 1280) rispetto alla vettura da cui nasce e ne migliora il cx del 5%. Così la Pininfarina Sergio può accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3,4 secondi (crono della 458 Spider) e raggiunge una velocità massima di 320 km/h.