L'auto dell'anno aggiunge un cuore al nome e si sdoppia: coupé per le giornate uggiose e cabrio per la bella stagione. CC appunto, come la 206 omonima. Per ora è un prototipo, ma tutto è pronto per mandarla in produzione, probabilmente subito dopo il debutto al Salone di Parigi, dove verrà verificato l'indice di gradimento tra i visitatori.
E’ una concept sostengono in Peugeot. Sarà anche vero, ma vedendola l’impressione è un’altra: la 307 CC con un cuore al posto dello zero sembra bell’e pronta per la linea di montaggio, definita nell’insieme, assolutamente “normale” nelle forme. Di concept c’è solo qualche leziosità destinata a scomparire nella versione di serie. E nulla più.
I fari in diagonale e la mascherina con il logo a rientrare sono gli stessi della berlina, l’insieme del frontale però è più d’impatto, con paraurti più in evidenza, baffi paracolpi nello stesso colore della carrozzeria e una presa d’aria molto più ampia, attraversata da una barra in acciaio lucido con alle estremità due piccoli fari (fendinebbia?).
Più grintosa la vista laterale, con i montanti anteriori fortemente inclinati, la linea di cintura a chiudere molto in alto nella parte posteriore e il tetto a spiovere su una coda massiccia e in pendenza, quasi a voler creare una rottura stilistica tra la parte anteriore e quella posteriore. Due personalità, come le due anime della CC, Coupé e Cabrio.
La coda è impreziosita da uno spoiler supplementare su cui è integrata la terza luce di stop a diodi, fari a forma obliqua del colore della carrozzeria e un fascione posteriore attraversato da una bara cromata che riprende il motivo della presa d’aria anteriore.
Più elegante ed equilibrata la 307 CC senza tetto, con quella linea ideale a segnare una bombatura nella fiancata dal passaruota anteriore fino al gruppo ottico posteriore; un bordo pulito su cui poggiare comodamente le braccia e il tettuccio che scompare completamente dietro i sedili posteriori.
Dentro lo spazio per quattro persone è quello della sorella più anziana; la lunghezza totale (4,32 m) è di 12 cm più lunga di quella della berlina per via dello sbalzo posteriore più lungo, mentre è identico il passo (2,61 m). Più bassa di 10 cm invece l’altezza totale (1,44 m). Una selleria in pelle rossa e beige avvolge l’abitacolo come in un salotto di casa, mente finiture in metallo lucido fanno da cornice agli strumenti del cruscotto, alle griglie degli aeratori e sulla consoll centrale.
Di pelle beige i pannelli delle porte, dei cuscinetti laterali dei sedili, della parte posteriore dei poggiatesta. Questi ultimi sono tutti dotati di dispositivo di ribaltamento integrato di tipo attivo che, in caso di necessità, protegge i passeggeri, soprattutto quelli posteriori, facendo fuoriuscire un roll bar di protezione. Rosso come la carrozzeria tutto il resto dell'abitacolo.
Unico per ora il motore disponibile, un quattro cilindri 16 valvole, doppio albero a camme in testa e 180 cv di potenza massima. Ma sotto il cofano della CC c’è posto anche per un grande cuore.