Lo scorso anno il Salone dell’Auto di Pechino era stato rinviato per la pandemia, esattamente com’era successo l’anno precedente. Lo stesso è stato per la pressoché totalità di tutte le altre manifestazioni. Dopo due anni di emergenza sanitaria, il mondo sta cominciando lentamente a ritornare alla normalità: Ginevra ha annunciato proprio ieri le date del GIMS 2023, e a New York stanno ultimando gli allestimenti del Salone che si terrà tra qualche settimana. In Asia, però, la situazione è meno rosea.
Cancellato il Salone dell'Auto di Pechino 2022
COLPO DI CODA? Già la scorsa settimana si era affacciata l’ipotesi di uno slittamento della kermesse cinese per la nuova ondata di coronavirus che si sta diffondendo per il paese, con la conseguenza di aver fatto scattare nuovi lockdown (come quello attualmente in corso a Shanghai, per esempio). La crescita esponenziale di nuovi casi ha convinto gli organizzatori ad annullare il Salone dell’Auto di Pechino 2022, senza comunicare le nuove date.
Cancellato il Salone dell'Auto di Pechino 2022
LE DICHIARAZIONI L’annuncio arriva direttamente dal Segretariato dell’Auto cinese, tramite un post sul social WeChat: “Presteremo particolare attenzione allo sviluppo della pandemia, e faremo ogni sforzo possibile per migliorare l’organizzazione dell’evento in modo da rispettare i requisiti di sicurezza e di prevenzione della diffusione del virus. Le nuove date verranno comunicate in un secondo momento”.
COSA CI PERDIAMO Una delle novità più attese al prossimo Salone dell’Auto di Pechino era la nuova generazione di BMW Serie 7, l’ammiraglia tedesca pronta anche al debutto in versione solamente elettrica. La casa di Monaco ha confermato la presentazione dell’auto per il prossimo 20 aprile, ma con ogni probabilità solo tramite un evento online.
Cancellato il Salone dell'Auto di Pechino 2022: niente presentazione della nuova BMW Serie 7
E IN FUTURO? Negli ultimi anni tutti i costruttori si sono dovuti adeguare alle restrizioni, ai rinvii e alle cancellazioni di manifestazioni dovute alle ondate di Covid che colpiscono – e continuano a colpire – tutto il pianeta, con le perdite economiche che ne sono conseguite. Le prospettive per il futuro non sono migliori, e c’è il rischio concreto che per qualche tempo la situazione vada avanti in questo modo, con chiusure e lockdown selettivi legati all’andamento della pandemia. C’è da capire quanto le case costruttrici vorranno continuare a investire in questo genere di eventi, che rischiano di essere cancellati –come in questo caso– da un giorno all’altro.