Fino a ieri la chiamavamo Pagani C10: l'erede della Huayra che finalmente esce allo scoperto. Si chiama Utopia e la bellezza delle sue forme e la cura dei dettagli, che da sempre dà alle Pagani una marcia in più, potete ammirarle nella ricca foto gallery. Se invece siete più interessati a scoprire che cosa c'è sotto, allora continuate a leggere...
Pagani Utopia, 3/4 posteriore
IL DESIGN
C'è sicuramente più di un richiamo alle forme della Huayra, nella nuova Pagani Utopia, ma a ben guardare, dietro all'abitacolo c'è pure una citazione alla Zonda: l'auto che ha fatto conoscere al mondo Horacio Pagani e gli ha dato credibilità nel gotha dei costruttori di hypercar. È un'auto raffinatissima, innovativa e retrò, la nuova Utopia, che si compiace nella cura del dettaglio senza tradire i tre pilastri della sua progettazione: semplicità, leggerezza e piacere di guida. Tre linee guida che portano a una realizzazione di grande purezza, lontana da quell'elettrificazione che ancora stenta a far breccia nel cuore dei veri appassionati.
Pagani Utopia, dettaglio della leva cambio
GLI INTERNI Attraverso le porte con apertura a farfalla si accede all'interno, dove c'è un solo display digitale tra tachimetro e contagiri, che da parte loro sono del tutto analogici. Virtuosismi e cura del dettaglio fanno sembrare sciatte tante altre supercar. I quadranti degli strumenti, per esempio, rivelano parte del loro meccanismo interno e i cinematismi a vista della leva del cambio paiono una scultura. Il volante in lega d'alluminio è ricavato dal pieno, così come ricavati dal pieno sono i componenti della pedaliera.
LA MECCANICA
La purezza passa anche per la trasmissione, che a scelta potrà essere un manuale a sette marce. Avete capito bene: in un'epoca dove i cambi automatici e multifrizione sembravano dover soppiantare definitivamente la vecchia leva, stiamo assistendo a un prepotente ritorno delle cambiate come una voltra. L'abbiamo già visto sulla nuova T.50 di Gordon Murray e sulla Koenigsegg CC850 (anche se in questo caso la cosa è un po' più complicata) e l'impressione è che la prestazione pura non tenga il passo di un'interazione uomo-macchina più analogica e vera. Pagani offre comunque l'opzione di una trasmissione automatizzata: a sette rapporti ma con frizione singola, per ridurne la complessità e quindi il peso.
Pagani Utopia, il motore AMG V12 biturbo
IL MOTORE Il propulsore è un tripudio di potenza e di coppia: si tratta di un V12 biturbo firmato AMG che con 6,0 litri di cilindrata produce picchi di 864 cavalli e 1.100 Nm di coppia. Qualcosa di surreale se pensiamo che la trazione è affidata alle sole ruote posteriori e ancora di più se, scheda tecnica alla mano, scopriamo che la Pagani Utopia fa segnare appena 1.280 kg sulla bilancia.
COSTRUZIONE LEGGERA La leggerezza è frutto della struttura portante dell'abitacolo realizzata in Carbo-Titanio (quel mix di composito e metallo ad alta resistenza brevettato da Pagani già in uso sulla Huayra) affiancato ora dall'inovativo Carbo-Triax. La carrozzeria, poi, è in una fibra di carbonio Classe A sviluppata apposta per applicazioni estetiche. Ancora, i sottotelai sono in acciaio al cromo, le sospensioni a doppi bracci in lega d'alluminio forgiato, le pinze freno alleggerite e anche lo scarico (rivestito in ceramica, per smaltire meglio il calore) ci mette del suo, con un peso di appena 6 kg.
Pagani Utopia, i caratteristici quattro scarichi
LA GUIDABILITÀ Oltre che per la leggerezza, le doti dinamiche della Pagani Utopia passano per scelte progettuali quali il cambio montato trasversalmente - per ottimizzare il baricentro - per le sospensioni a controllo elettronico e per il differenziale posteriore elettromeccanico. Ma soprattutto per l'aerodinamica attiva ereditata dalla Huayra, che qui si avvale di due superfici mobili in coda (la Huayra ne aveva altre due all'anteriore) a ottimizzare i flussi attorno a un'ala perfettamente ed elegantemente integrata nella silhouette. Aerodinamici anche i cerchi: da 21'' all'anteriore e 22'' al posteriore e calzati da pneumatici Pirelli realizzati su misura, hanno speciali estrattori in fibra di carbonio che soffiano l'aria calda lontano dai dischi freno in carboceramica e riducono le turbolenze nel sottoscocca.
PREZZO E DISPONIBILITÀ
La prima serie di Pagani Utopia vedrà la produzione di 99 esemplari già tutti assegnati a clienti particolarmente affezionati. Il prezzo, si dice, è di circa 2,5 milioni di euro, che sembrano persino pochi se guardiamo la cura meticolosa con cui l'auto viene realizzata, la credibilità della Pagani Automobili e, non ultimo, le cifre sempre più spudorate richieste da costruttori al debutto per realizzazioni ancora in via di sviluppo. Utopia, potete starne certi, segnerà un'epoca.
SCHEDA TECNICA
Motore | 5.980 cc, V12 biturbo, benzina |
Potenza | 864 CV a 6.000 giri |
Coppia | 1.100 Nm da 2.800 a 5.900 giri |
Velocità | n.d. |
0-100 km/h | n.d. |
Cambio | Manuale o robotizzato a 7 rapporti |
Trazione | Posteriore |
Dimensioni | n.d. |
Impianto frenante | Pagani by Brembo a 4 dischi carbo-ceramici ventilati da 410x38 mm con pinze monolitiche a 6 pistoni all'anteriore e da 390x34 mm con pinze monolitiche da 4 pistoni al posteriore |
Peso | 1.280 kg |
Prezzo | 2,5 milioni di euro |