In casa GM preparano la staffetta tra due generazioni della loro piccola monovolume. Lo svela questo prototipo apparso a Ginevra, che anticipa le linee guida dello stile futuro e una furba soluzione per le porte posteriori.
ADDIO SPIGOLI Smussare gli angoli: pare essere stata questa la parola d'ordine per chi ha disegnato la Meriva Concept, il prototipo che a Ginevra prefigura gli orientamenti futuri del marchio Opel in materia di piccole monovolume. Il look squadrato e un po' austero della Meriva attuale lascerà nel tempo il posto a forme più filanti e dinamiche, che non imporranno comunque rinunce sul fronte dell'abitabilità e della praticità.
A ME GLI OCCHI La Concept si muove nel segno della continuità con la gamma a catalogo giusto a livello del frontale, che è pettinato con la riga in mezzo e dominato dall'ormai classico listellone cromato. Già i fari hanno un look fuori dagli schemi, con il piccolo corpo centrale dallo sguardo tagliente e una parte esterna che sembra fare da ombretto, dando slancio all'indietro. Quanto a dinamismo nessuno batte però ilparabrezza, che ha addirittura una forma a U e si estende fin sopra le teste dei passeggeri posteriori. Originale è anche l'andamento deifinestrini, che nella parte bassa disegnano una specie di onda utile a garantire la miglior visibilità possibile a chi viaggia dietro.
APRITI, SESAMO! L'elenco dei segni particolari della Meriva Concept continua con i passaruota bombati, una nervatura che movimenta la fiancata e fari posteriori che prefigurano quelli che vedremo anche sullanuova media Insignia. Il vero asso nella manica di questa Opel è però rappresentato dalle porte, che si aprono come le ante di un armadio, con quelle posteriori incernierate quindi dietro. Contrariamente a quanto successo in molti altri casi, questo sistema chiamato FlexDoors potrebbe arrivare davvero alla linea di montaggio.
A 90 GRADI I suoi vantaggi sono importanti. In primis permette l'apertura delle porte posteriori indipendentemente da quelle anteriori fino a un angolo di 90 gradi, facilitando il carico di oggetti, l'accesso ai sedili e la vita dei genitori che devono assicurare i bambini ai seggiolini. In secondo luogo consente di affrontare a cuore (quasi) leggero i crash test laterali, vista la presenza comunque di un robusto montante centrale.