La Opel Insignia my 2012 non presenta modifiche al look ma introduce novità interessanti a livello di gamma motori e di equipaggiamento. Per molte versioni c'è il sistema Start/Stop.
EVOLUZIONE DELLA SPECIE Dopo aver vissuto il suo momento di gloria aggiudicandosi all’epoca del lancio il premio Auto dell’Anno, la Opel Insignia punta a restare sulla cresta dell’onda introducendo con il model year 2012 una serie di migliorie. Riconoscere la nuova edizione a prima vista è però praticamente impossibile, visto che le differenze estetiche riguardano giusto nuovi alcuni cerchi di nuovo disegno e l’introduzione di una nuova tinta metallizzata chiamata Luxor, con riflessi che vanno dal blu a violaceo a seconda delle condizioni di luce.
VORREI LA PELLE NERA A livello di abitacolo, la Opel Insignia my 2012 può essere ordinata con un inedito rivestimento in nappa Indian Night, in cui domina il nero con dettagli color cognac. Nella lista degli optional spuntano inoltre due nuovi sistemi d’infotainment che utilizzano come supporto schede SD, Navi 600 e Navi 900 Europa, quest’ultimo anche a comandi vocali.
CAMERA CON VISTA La dotazione high tech si arricchisce anche di una camera frontale, che lavora a braccetto con il dispositivo che legge i segnali lato strada riproducendoli nella strumentazione e con il sistema che vigila sui salti involontari di corsia. Non manca poi, a completare il quadro, il Following Distance Indication, che tiene d’occhio la distanza di sicurezzae avvisa il pilota quando lo spazio vitale si riduce sotto la soglia di guardia tramite il Forward Collision Alert.
ORA HA MENO SETE Da un punto di vista meccanico, le novità più importanti si trovano sul fronte della gamma a benzina. In particolare spicca l’ingresso in listino del 1.400 turbo Ecoflex, che rimpiazza il 1800 aspirato assicurando la stessa potenza di 140 cv, un 15% di coppia in più (200 Nm) e un taglio dei consumi di oltre il 25% (5,7 l/100 km per la berlina, 5,9 per la Sport Tourer). Il tutto con prestazioni onestissime: 10,9 secondi nello 0-100 e 205 km/h di velocità massima.
LAVORO DI FINO Per chi ha invece il piede pesante arriva una versione ipervitaminizzata del 2.0 Turbo 4x4, che guadagna 30 cv e tocca un nuovo picco di 250 cv, mentre la coppia si assesta a 400 Nm (prima era di 350). Su strada questi valori si traducono in un crono di 7,5 secondi nella prova di accelerazione mentre solo l’intervento della centralina impedisce alla macchina di superare i 250 km/h. Anche in questo caso le maggiori prestazioni coincidono con un taglio dei consumi di 0,5 litri sulla bese dei canonici 100 km. Parte del merito va anche al sistema Start/Stop, che accomuna i due motori di cui sopra, e da quest’anno anche il due litri turbo da 220 cv a trazione anteriore. Ciò non toglie comunque che a fare la parte del leone nella raccolta ordini saranno di nuovo le straconfermate versioni turbodiesel.