Il nuovo turbodiesel Opel 2.0 CDTI corre più forte e inquina meno. La potenza passa da 163 a 170 cv
BEN NASCOSTO Chi vorrà avere un'idea precisa di tutte le novità esposte da Opel al Salone di Parigi non potrà limitarsi a uno sguardo veloce ma dovrà studiare lo stand neanche fosse un agente del RIS sulla scena di un crimine, perché una primizia importante si troverà probabilmente sotto i cofani della Insignia e della Zafira Tourer. Al Mondial de l'Automobile debutterà infatti il nuovo turbodiesel Opel 2.0 CDTI. Frutto di studi che hanno coinvolto anche la struttura torinese di Opel, questo motore adotta camere di scoppio e condotti di aspirazioni inediti, una testa in alluminio nuova di zecca, iniettori capaci di lavoare con pressioni nell'ordine dei 2.000 bar e di effettuare fino a 10 getti a ciclo, così come una coppa dell'olio progettata ex novo in due pezzi. Nella parte basse trova spazio anche un nuovo sistema di contenimento delle vibrazioni, che sfrutta due contralberi.
(EURO) SEI E LODE Tra le chicche del motore Opel 2.0 CDTI c'è anche una turbina a geometria variabile e di dimensioni ridotte, con attuatore elettrico per la massima rapidità d'intervento, rafferddamento ad acqua e filtro per l'olio di lubrificazione. In moneta sonante, tutte queste innovazioni si traducono in un incremento della potenza del 5%, da 163 a 170 cv a 3.750 giri, e della coppia massima del 14%, ora pari a 400 Nm stabili tra i 1.750 e 2.500 giri. Gli interventi rendono anche il CDTI più silenzioso di 5 dB al minimo rispetto al suo predecessore e gli permettono di rientrare nei limiti della norma Euro 6.