La popolare citycar giapponese ha un futuro: niente soluzione ibrida, sì ad una Aygo 100% elettrica. Perché il mercato, ormai...
GUERRIERO NINJA Tempi duri per le utilitarie. Il mercato va in un'altra direzione, la citycar per eccellenza è oggi un Suv, compatto fin che vuoi, ma sempre un Suv. E allora c'è chi abbandona la partita, vedi due teste di serie come Ford e Opel, e chi invece di mollare non ne vuol sapere, e insiste sul prodotto taglia S. Vedi Toyota. Un modello di successo come Aygo non finirà nel tritacarne: la nuova generazione ci sarà, ma sarà tutta un'altra cosa. Cioè sarà una citycar elettrica, perché così impone il duro diktat della selezione della specie.
Toyota Aygo: dura a morire
L'IBRIDO? NO GRAZIE A riportare la (piacevole) notizia è il magazine Automotive News, al quale il Ceo Toyota Europe Johan Van Zyl avrebbe confidato come Aygo è un veicolo troppo importante, per essere sacrificato sull'altare della moda di crossover e dintorni. Nel 2021 (ma dovremmo saperne di più già nel corso del 2020) sarà in vendita nuova Aygo elettrica: niente più il 1.0 a benzina 3 cilindri, ma nemmeno una Aygo ibrida, come sarebbe lecito scommettere. In virtù di una natura prettamente urbana, un solo propulsore a batterie sarà più che sufficiente.
Toyota Aygo, di corsa verso il futuro delle citycar
TRA I DUE LITIGANTI Dunque Aygo va avanti, benché solo in veste zero emission. Ma Aygo è gemella omozigote di Peugeot 108 e Citroen C1: che ne sarà delle due francesine, costruite in joint venture sulla stessa linea di montaggio dell'asiatica? Con Toyota in predicato di rilevare le quote PSA dello stabilimento ceco di Kolin, la continuità di C1 e 108 non è poi così scontata, nemmeno in salsa EV. Questo anche alla luce dello sposalizio con FCA, che sulle citycar non ha rivali, e ovviamente vorrà imporre le sue logiche. Vedremo.