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Rolls-Royce lancia Wraith Eagle VIII a Villa d'Este


Avatar di Dario Paolo Botta, il 24/05/19

5 anni fa - Rolls-Royce Wraith Eagle VIII al Concorso d’Eleganza Villa d’Este

La nuova coupé Rolls Royce Wraith Eagle VIII stupisce per eleganza e sfarzosità: debutta al Concorso d’Eleganza Villa d’Este

COME CELEBRARE UN’IMPRESA? Sulle rive del lago di Como Rolls-Royce Motor Cars svela oggi la sua ultima Collection Car: la Rolls-Royce Wraith Eagle VIII. Il lancio della nuova vettura avverrà in concomitanza del Concorso d’Eleganza Villa d’Este. Una cornice unica ed esclusiva che terrà a battesimo l’ultima nata della casa di Goodwood, la prima di altre cinquanta vetture appositamente realizzate per celebrare la storica impresa dei due aviatori britannici John Alcock e Arthur Brown. Il nome dell’auto si ispira a quello dei motori aeronautici Rolls-Royce (Wraith Eagle VIII – 20 litri da 350 CV) montati sul biplano Vickers Vimy, che nel lontano 1919 compì la prima trasvolata atlantica senza scali.

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TOCCO DI CLASSELe linee della nuova coupé sono morbide e sinuose e si protendono con delicatezza verso il posteriore. La carrozzeria presenta una doppia tonalità di colori, un grigio canna di fucile che avvolge la parte inferiore e un Selby Grey più chiaro nella parte alta della vettura. La sfumatura cromatica viene sottolineata da una bordatura in ottone che separa i due colori anticipando le tonalità scelte per l’abitacolo. Nulla è stato lasciato al caso, anche la calandra anteriore, dalle tinte scure, ricorda nelle forme i vecchi motori radiali impiegati sui biplani di inizio 900. I cerchi sono parzialmente lucidati e presentano una finitura dall’effetto ombra.

PLANCIA DI COMANDOGli interni della nuova Rolls-Royce Wraith Eagle VIII riprendono, come anticipato, le scelte cromatiche applicate all’esterno della vettura. Nell’abitacolo, rifinito artigianalmente, spadroneggiano i pellami color nero e Selby Grey, con ricami in ottone che richiamano il sestante: strumento di navigazione che si rivelò indispensabile per i due eroi britannici. La plancia in eucalipto affumicato riproduce, in chiave moderna, una rappresentazione di ciò che i due piloti videro raggiungendo finalmente la terraferma ed è arricchita con inserti in oro, argento e rame. In ossequio alla trazione Rolls-Royce, non poteva mancare il classico orologio, un piccolo gioiello incastonato all’interno del cruscotto. Le sorprese sono però sopra la testa. Infatti grazie allo Starlight Headliner (un assortimento di luci LED di diverso colore) il rivestimento del tetto riproduce il cielo stellato e la rotta seguita da Alcock e Brown durante la loro storica traversata. Il prezzo rimane segreto anche se non è difficile immaginare il valore di questo unico giolellino.


Pubblicato da Dario Paolo Botta, 24/05/2019
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