MINI LIFTING Duster che piace non si cambia. Al massimo, si sottopone ad un ritocco che ne svecchi il viso e il fondoschiena. Per il SUV low cost per eccellenza, aggiornamenti ''low profile''. Così, almeno, sembra dagli scatti catturati al volo da alcuni membri del gruppo Facebook Dacia Duster Trails & Technical e comparsi in rete negli ultimi giorni. Scatti che provengono dalla Romania e che raffigurano un paio di esemplari di Duster seconda generazione con il camouflage che spetta alle vetture per i test preproduzione. Voci suggeriscono che Duster restyling dovrebbe mostrarsi senza veli a giugno, per arrivare sul mercato dopo l'estate 2021. Quindi, quali novità?
OCCHIO AI FARI A giudicare dalle foto spia amatoriali, Duster MY22 non subisce interventi di sostanza, conservando la medesima carrozzeria, tagli dei paraurti inclusi. Fatto salvo per la grafica interna dei gruppi ottici, che da nuova Sandero e dall'elettrica Spring mutuano la firma luminosa a Y. Entrambi i prototipi avvistati nei dintorni della fabbrica Dacia di Pitesti sono inoltre equipaggiati di cerchi in lega a doppie razze con finiture lavorate e accenti neri, un design leggermente diverso dai cerchi che Dacia offre oggi sugli allestimenti alto di gamma. Top secret eventuali modifiche in abitacolo: potrebbe fare la sua comparsa una plancia più moderno, ma non vi è nulla di certo.
NO HYBRID Rumor suggeriscono infine come Duster facelift conserverà l'attuale gamma motori, senza ancora inaugurare l'ibrido, nemmeno quello soft, come il mini-mild hybrid 12 Volt che equipaggia Renault Arkana. L'ostacolo principale è la piattaforma, troppo anziana e troppo poco malleabile per poter essere elettrificata anche in formato soft. Ancora per un po', l'offerta spazierà perciò dal 3 cilindri 1.0 TCe turbo benzina (anche in edizione benzina-GPL) al 4 cilindri 1.5 dCi.