Perde un po' l'aspetto testosteronico, ma la Chrysler 300C 2011 guadagna in eleganza in vista del debutto con il marchio Lancia, programmato per il prossimo salone di Ginevra.
SENZA ALI Prima operazione, lavorare di fantasia: cancellare virtualmente lo stemma alato di Chrysler e sostituirvi lo scudetto Lancia. Fatto questo, eccovi servita la 300C che presto arriverà anche da noi. Non più yankee come un tempo, ma sempre affascinante nel suo look da ammiraglia prestante. Queste sono le sue prime foto ufficiali, pubblicate dal sito di Motortrend, il primo magazine ad avere avuto il "privilegio" di testare e fotografaree la nuova Chrysler 300C. La vettura somiglia molto a quella ritratta nelle “spy” pubblicate qui solo qualche settimana fa. A Detroit la potremo vedere in carne ed ossa per la prima volta. A marzo, invece, debutterà a Ginevra griffata Lancia.
PIU’ MICIO CHE MACHO Diciamocela tutta, l’aria spavalda da cowboy in borghese un po’ l’ha persa, e forse questo non piacerà agli aficionado della 300C. Tuttavia, per le vendite potrebbe essere un toccasana, considerato l’imminente ingresso nei salotti europei. L’occhio cade subito sulla calandra, una volta manifesto testosteronico della 300C; ora che la griglia a “rete” è stata sostituita da una tapparella di listelli cromati orizzontali, l’impatto del frontale diventa più elegante ma meno macho.
BOXY Anche le fiancate danno l’impressione di aver perso qualche muscolo in favore di un profilo più levigato. I passaruota, però, sono generosi e prestanti come una volta, ben marcati e immediatamente riconoscibili, come pure continua ad avere una presenza importante il cofano, attraversato da un lungo solco centrale. A completare il remake ci sono nuovi fari, con luci a LED che disegnano la “C” di Chrysler, e due spallucce rialzate sul posteriore. Il parabrezza della 300C appare ora più inclinato, ma il tettuccio – altro elemento distintivo - resta piccolo e squadrato come da tradizione.
CAMERA DA MUSICA Per gli interni si annuncia un salto di qualità voluto sempre per assecondare i palati fini del Vecchio Continente. Vale a dire, plancia soft touch e plastiche più rifinite ed eleganti, interni in radica, strumentazione analogica e un sensibile rafforzamento dell’isolamento acustico, a tutto vantaggio del riposo delle orecchie o di un ascolto indisturbato della musica. Tra gli optional figurano cerchi in lega da 20’’, sedili e calotte-specchietti riscaldabili più un tetto panoramico a doppio pannello.
OTTO POLLICI Sempre a innalzare il tasso di qualità percepita arrivano poi finiture cromate a contrasto, rivestimenti dei sedili disponibili anche in Nappa e un elegante orologio con quadrante tradizionale, posizionato al centro della plancia. I nuovi interni sono caratterizzati anche da display a sfondo blu illuminati a LED. Il più grande, quello centrale, misura quasi otto pollici e mezzo ed è il centro di comando del Sistema di infotainment Uconnect, dal quale si comanda tutto, dalla navigazione al clima, con un tocco. Quanto all’assetto, la geometria delle sospensioni è stata modificata per rendere la 300C più maneggevole nei nostri percorsi più tortuosi.
INTEGRALE E POSTERIORE Non si conoscono ancora le specifiche europee degli allestimenti, ma è facile prevedere che, come in America, la 300C verrà proposta, a scelta, sia a trazione posteriore sia a trazione integrale. Negli USA, gli allestimenti Touring e Limited potranno contare su un motore V6 Pentastar da 292 cv, e dovrebbe essere confermato anche il V8 5.7 litri HEMI da 360 cavalli come opzione più nerboruta. In Europa la gamma sarà presumibilmente diversa: tra qualche settimana, a Detroit, sicuramente ne sapremo di più.