Ecco come cambierà la berlina media tedesca in uscita tra la fine del 2018 e l'inizio del 2019
QUANDO ESCE? Nome in codice G20, ma la nuovaBMW Serie 3 potrebbe essere ribattezzata Godot. Si sta facendo attendere tanto, pure troppo, e per vederla su strada ci vorrà - pare - ancora un anno. Con la berlina che dovrebbe mostrarsi verso la fine del 2018 e la touring in uscita a inizio 2019.
INDISCREZIONI L'attesa dovrebbe premiarci, però. Perché BMW sta lavorando alacremente per riportare la sua berlina al vertice del segmento. E ogni dettaglio, è decisivo. Per vedere la Serie 3 in anteprima, ora come ora, bisogna andare a caccia dei muletti che circolano su strada. Bussare a Monaco lascia il tempo che trova: la nuova BMW Serie 3 deve rimanere top secret.
ALLUNGATA Qualche spiffero, però, di tanto in tanto fuoriesce dalle porte del quartier generale. E' grazie a questi rumors che possiamo farci un'idea di come la Serie 3 cambierà. Nelle dimensioni, anzitutto: si allungherà di circa sei centimetri, due dei quali regalati al passo, per arrivare a circa 4 metri e 70 da paraurti a paraurti. La stessa misura della Mercedes Classe C, per intenderci, che da BMW al momento è vista un po' come il riferimento. Motivo per cui avremo una Serie 3 anche più attenta al comfort, con la tecnologia delle sospensioni ad aria estesa a un maggior numero di versioni all'interno della gamma.
ALLEGGERITA Al volante sarà un'auto più grande ma più leggera: lo stesso effetto che fa l'ultima Serie 5. La nuovaBMW Serie 3 sarà costruita sulla piattaforma CLAR (Cluster Architecture) del Gruppo e plasmata con materiali altoresistenziali, largo ricorso all'alluminio e perciò, malgrado l'allungamento, peserà circa 50 chili in meno.
E DENTRO? Negli interni troveremo interfacce più tecnologiche, meno pulsanti e un design ispirato alla Serie 5 di ultima generazione. A questa si ispira pure lo stile esterno, qui prefigurato da un rendering pubblicato dal sito tedesco autozeitung.de, tracciato dal designer canadese di origini libanesi Karim Habib, nel frattempo passato ad Infiniti.
DAL MILLECINQUE IN SU Rimane fermo lo schema meccanico: trazione posteriore o integrale, con la trasmissione automatica ZF sempre più estesa sui vari livelli del listino. Arriverà anche qui l'Integral Active Steering, c'è qualche dubbio sulle quattro ruote sterzanti. Sotto il cofano si parte dal 1.5 tre cilindri benzina della Mini Cooper (in versione potenziata, ovviamente) a salire fino ai tre litri biturbo delle versioni M.
LE EMME Ci sarà la M340i Performance, con motore biturbo 6 cilindri e la trazione posteriore e la M340d M Performance, con trazione integrale xDrive e un sei cilindri biturbodiesel. Si vocifera anche di una M3 ibridizzata, ma al momento l'unica destinata a beneficiare della spinta dell'elettrico è la 330e ibrida plug-in.