La Nissan si conferma una stakanovista del prototipo e a Ginevra si appresta a svelare una nuova interpretazione del tema della Suv sportiva. La sua ricetta? Forme muscolose e grandi porte ad ala di gabbiano.
AVANTI UN'ALTRA Tra i marchi che ultimamente stanno mostrando un maggior fermento dal punto di vista creativo un posto al sole lo merita di certo la Nissan. A brevissima distanza dall'annuncio che da una costola della concept car Qashqai (e, fuor di metafora, dal pianale della Renault Megane) vedrà davvero la luce una nuova Suv compatta, prodotta nello stabilimento di Sunderland, la Casa nipponica svela le forme di un'altra maquette. Si chiama Zaroot e debutterà a Ginevra.
AD ALI SPIEGATE Il tema prescelto è ancora una volta quello della Suv, rielaborata però nell'occasione in chiave sportiveggiante. L'elemento di maggior spicco della Zaroot sono le due enormi porte ad ala di gabbiano che permettono un agevole accesso tanto ai posti anteriori quanto a quelli posteriori. Si tratta di una scelta che difficilmente troverà però applicazione nel caso di una eventuale industrializzazione, visto che la loro apertura richiede una notevole disponibilità di spazio non sempre facile da trovare, in città come nel fuoristrada. Le due ali, comunque, fanno una gran scena e, per una show car che per adesso deve stare su un piedistallo, questo basta e avanza.
A ME GLI OCCHI Porte a parte, la Zaroot ha altri assi nella manica per catturare l'attenzione, a partire dai quattro passaruota oversize che spezzano la sequenza di listelli in bassorilievo che solcano su ogni lato le protezioni inferiori. Molto suggestive sono anche le luci posteriori disposte a U e che bordano tre lati del lunotto. Tutta la carrozzeria vive su una furba alternanza di linee curve e di spigoli, che curiosamente caratterizza anche il padiglione. Sopra l'abitacolo il tetto ha un'aria bombata, mentre nella zona che sovrasta il bagagliaio il taglio si fa più squadrato.
FAMILY FEELING Nel frontale è evidente lo sforzo di guardare al futuro mantenendo però una precisa identità di famiglia. Che la Zaroot sia cugina della X-Trail o della Pathfinder si coglie a prima vista ma presenta anche soluzioni personali, come le curiose bretelle che sembrano reggere la mascherina e i fari a sviluppo verticale con proiettori e indicatori di direzione concentrici. Due dettagli che potrebbero caratterizzare altre Nissan prossime venture.