La Nissan LEAF debutta al Salone di New York nella veste pistatiola NISMO RC. Alleggerita e dotata di un telaio monoscocca in carbonio, svolgerà il ruolo di macchina laboratorio per lo sviluppo di tecnologie utili alla produzione di serie.
GIU’ DA GUERRA Chi ha detto che le auto elettriche debbano per forza essere noiose, precisine e incapaci di emozionare? Alla Nissan sono convinti del contrario e così, dopo aver lanciato ai quattro angoli del pianeta la LEAF, ora provano a declinarla anche in variante da sparo chiamata RC, sigla che sta per Racing Competition. La macchina per il momento è chiaramente un prototipo, che farà da vettura laboratorio e che farà qualche apparizione in pista, per valutare l’efficienza di alcune soluzioni per la produzione di serie e per dimostrare come ci si possa divertire anche con una macchina ecologica.
RASOTERRA La Nissan LEAF NISMO RC è stata disegnata dal Nissan Design Center in Giappone. Come tradisce il nome, è stata poi confezionata con la collaborazione dei tecnici NISMO, l’atelier che storicamente si occupa delle Nissan da competizione. La carrozzeria mantiene per sommi capi la sagoma della LEAF borghese, anche se la sue misure dicono che è più larga e più bassa, oltre che dotata di un passo accorciato di circa 10 cm e di un assetto rasoterra, che la mette a soli 6 cm da terra.
INDIETRO TUTTA Sotto la livrea in colore bianco perlato si nasconde una struttura monoscocca in carbonio, con due telai ausiliari, uno anteriore e uno posteriore, che sorreggono sospensioni a doppia traversa. Il motore e il pacco batterie composto da 48 celle agli ioni di litio sono gli stessi del modello stradale ma sulla Nissan LEAF RC il propulsore è montato in posizione posteriore centrale. I 108 cv di potenza e i 280 Nm di coppia sono quindi scaricati sulle ruote posteriori, che, così come quelle anteriori, misurano 18” e calzano pneumatici 225/40.
DIETA FERREA La Nissan LEAF RC è reduce anche da una dieta ferrea, che porta il peso a soli 938 kg, ovvero il 40% in meno rispetto alla LEAF tutta casa e lavoro. Così alleggerita l’elettrica nipponica promette un tempo di 6,85 secondi nello scatto 0-100, con una velocità di punta di 150 km/h. Nell’impiego in pista l’autonomia è quella che è, nell’ordine dei 20’ ma è un prezzo che si può anche pagare pensando che non si sta emettendo CO2. Peccato però che tutto avvenga anche nel silenzio più totale…