Toglietevi quel sorrisino dalla faccia, per favore. Siamo seri. Nonostante il nome con assonanze imbarazzanti, la Fuga è un auto, è bella e fa mostra di sé al salone di Tokio. E non ci stupiremmo se fosse l'anticipazione di qualche modello di futura produzione.
A guardar bene, sembra un bel restyling della Infiniti G35 venduta negli Stati Uniti. Linea a tre volumi ben plasmata, con coda alta e muscolosa, lunotto molto inclinato e frontale importante. Le proporzioni sono eleganti e classiche, con quel guizzo di sportività che contraddistingue il brand di lusso della Nissan.
Lo si nota nel taglio della terza luce laterale che "spara verso l’alto", o nella forma decisa dei gruppi ottici anteriori venati di una affascinante luce blu, o ancora nelle proporzioni del cofano anteriore. Sotto il quale, tra l’altro, risiedono la meccanica ed il pianale della nuova Skyline, riconosciuta in tutto il mondo come una delle berline dal comportamento più sportivo.
L’abitacolo, presumibilmente spazioso, con le quattro poltrone indipendenti, ha tratti molto eleganti, moderni e con un vago sapore di oriente (le rifiniture laccate nere, ad esempio), ma non stravaganti. Tra l’altro, sulla plancia spicca il "manopolone", un comando simile nella forma a quello adottato da BMW per il controllo degli apparati elettronici.
Nissan lo chiama con molta fantasia HMI (Human-machine interface), e sostiene che, insieme ad altri comandi posti direttamente sul volante, riduca lo sforzo di utilizzo da parte del guidatore.
Nel complesso, quindi, una proposta che ci piace, e che vorremmo vedere realizzata. Se e quando la Nissan deciderà di metterla in produzione con il marchio Infiniti, non lo sappiamo. Non sappiamo nemmeno se verrebbe importata in Italia. Solo di una cosa siamo sicuri: dovrebbero cambiarle il nome.