NISSAN ARIYA 2020: CONCEPT ANCHE IL DISPLAY
Se tra le auto sono sempre più inflazionati gli schermi simili a tablet al centro del cruscotto, c'è chi va controcorrente, pensando al futuro. È il caso di Nissan, che sul concept SUV Ariya ha modificato anche gli interni, in particolare il display, che non sarà più di forma quadrata, ma avrà un andamento ad onda. Il motivo? Scopriamolo.
IL DISPLAY ORIZZONTALE È PIÙ NATURALE
Il crossover elettrico presenta un display composto da due schermi con un andamento curvilineo che ricorda un’onda, integrandosi agli altri elementi che richiamano l’idea dell’orizzonte. La disposizione orizzontale, però, non risponde solo a esigenze estetiche, come spiega Tomomichi Uekuri, Senior Manager del team di progettazione HMI: “Durante la guida l’occhio umano tende naturalmente a guardare da un lato all’altro. Il cervello è in grado di vedere e assorbire più informazioni se vengono collocate in orizzontale. Anche la visione periferica funziona in questo modo''.
MAGGIOR SICUREZZA
Oltre a presentare le informazioni in modo più adatto al funzionamento dell’occhio, il display si trova in una posizione più sicura, seguendo la linea di vista del guidatore, più vicino alla strada. Il display, così, diventa parte integrante del cruscotto. Per definire il concetto, il team di progettisti Nissan ha scelto il termine engawa, vale a dire lo spazio indefinito tra il luogo in cui si è, e il luogo in cui si sta andando. Il display di Nissan Ariya visualizza le informazioni di guida raggruppando il quadro strumenti con modalità simili alle auto tradizionali, mentre lo schermo centrale è dedicato alle informazioni di intrattenimento, ai comandi delle funzionalità di comfort e allo stato del sistema. Entrambi sono integrati in un pannello che scorre senza interruzioni tra il guidatore e il passeggero. Nonostante la presenza di due schermi, le informazioni possono essere spostate o fatte scorrere da un display all’altro, dando la sensazione di un elemento unico.
DALLA MUSICA ALLA NAVIGAZIONE GPS
Il display, un po' come l'intero concept SUV Ariya, è pensato per incarnare al massimo l’idea di funzionalità all’avanguardia. L’esperienza d’uso è curata nei dettagli, così da permettere al guidatore di regolare la quantità di dati visualizzati e la loro posizione, rimuovendo le informazioni superflue dal campo visivo periferico. Che si tratti di musica o della navigazione GPS. Per arrivare a questo risultato il team di progettazione ha sperimentato una serie di varianti montate in una grande scatola nera soprannominata “Monolite”, in omaggio al film “2001: Odissea nello spazio”, alleggerendo via via sempre più l’involucro, fino ad arrivare alla versione finale. L'auto del futuro si fa strada.