Grazie all'italiana BRC la Montecarlo Automobile Rascasse viaggia forte e riesce pure a inquinare poco.
GASATA Di supercar ne è pieno il mondo. Potentissime, esotiche e originali nell'aspetto, assurdamente veloci. Ogni tanto arriva la voce fuori dal coro: è il caso della Montecarlo Automobile Rascasse, che può funzionare – udite udite – anche a GPL.
APERTA AGLI SCEICCHI Non esattamente innovativa nelle linee, la Montecarlo Automobile Rascasse punta tutto sul piccolo tetto asportabile, che aumenta l'esperienza di guida. Come ogni supercar che si rispetti, gli interni tipo yacht di lusso sono pronti ad essere plasmati a immagine e somiglianza del facoltoso proprietario. Che dovrà sborsare almeno 500.000 euro per aggiudicarsi uno dei soli 15 esemplari previsti.
ORIGINI TEUTONICHE Se l'origine della Montecarlo Automobile si deve al pilota Fulvio Maria Ballabio, che volle una Casa tutta targata Principato, per la Rascasse è stato scelto un cuore tedesco: si tratta del 5.4 litri V12 Bmw, montato a suo tempo sulla Rolls Royce Silver Seraph. Dai 326 cv originari, tuttavia, si è passati a ben 500. Capaci di funzionare con GPL arricchito di idrogeno grazie al prezioso contributo dell'italiana BRC. In futuro arriverà anche una versione ibrida, turbo e con trazione integrale.