Prime indiscrezioni sulla vedette ecologica pensata da Mitsubishi per il Salone di Ginevra. Motore elettrico, batterie sotto il pianale e piacere di guida, con baricentro basso e vento fra i capelli. La sfida? Smentire l'equazione elettrico uguale noia.
ECOMOTIVO Arrivano le prime indiscrezioni sulle anteprime ginevrine e come prevedibile i motivi ecologici passano in primo piano. Mitsubishi presenterà l'ultima incarnazione metallica del suo progetto i MIEV (Mitsubishi Innovative Electric Vehicle). Dopo aver definito forme e concetti più o meno avveniristici, fino ad osare i motori nelle ruote, ora il timone si sposta sul piacere. La variante Sport Air ammicca senza riserve ai temi "verdi" ma senza tralasciare il gusto, di chi guarda e di chi guida.
TAGLI ESTETICI In attesa del prototipo sono sufficienti gli schizzi che girano in rete per capire di che pasta sarà fatta: ruote agli angoli esterni con parafanghi allargati, forme ad uovo da insetto moderno e svelto, fianchi solcati da incavi scultorei e tutte le linee che partono dal muso affilato. Il format è inequivocabilmente monovolume, ma lontano anni luce dalle tristezze risparmiose o dalla serietà eccessiva in nome della responsabilità ambientale.
GIOIELLO DI LED Non mancano finezze hi-tech, come i led che adornano i parafanghi anteriori e ingioiellano gli specchi, con tre gemme colorate tipo indicatore di direzione, oltre che un design raffinato nei particolari. Quattro tavole sono troppo poco per dare un giudizio definitivo ma è forse una delle prime volte che un concept ecologico non lasci desiderare altre fattezze estetiche. Basta guardare all'arco del padiglione che scende memore di lezioni stilistiche assimilabili a coupé di successo.
ARIA ELETTRIZZANTE E non manca il tetto apribile "alla bisogna", che consentirebbe al guidatore eco-oriented - secondo ammissione della stessa Casa - di gustare il piacere di una guida brillante, con la coppia subito disponibile e le batterie agli ioni di litio spostate sotto il pianale per abbassare il baricentro. Tutto nel silenzio e respirando aria pulita: la Miev è ad emissioni zero. Rimangono sul tavolo due quesiti: perchè gli uomini del diapason continuano ad aggiornare il loro concept iMiev ad ogni Salone e non si decidono a produrlo?
FUTURO VERO?I più ottimisti ci vedono orizzonti produttivi a breve termine e potrebbe essere sicuramente una strada. Anche se l'auto tutta elettrica sembra ancora un sogno o comunqueuna soluzione ipotizzabile solo in alcuni contesti specifici, con il problema dell'autonomia e delle ricariche ancora da risolvere. E anche sulle batterie agli ioni di litio rimangono alcuni dubbi: la stessa Toyota non le ha adottate per l'ultima generazione Prius per motivi di costo.
PRAGMATISMO OBAMA Sullo sfondo poi rimane la politica di Obama che si annuncia incisiva anche in ambito automotive. Per ora ha messo al primo posto del suo piano il risparmio energetico le auto, che però dovranno ridurre le emissioni drasticamente e consumare meno carburante entro il 2020, si dice intorno ai 18 km litro. Obiettivo poco poetico ma molto concreto se applicato su larga scala. Il vecchio saggio dice che mentre si cercano alternative energetiche è meglio concentrarsi sull'uso intelligente di quelle che si hanno.