Divisa rossonera, aerodinamica spinta e una dose di cavalli: anche la Mini Paceman diventa John Cooper Works
CONTO ALLA ROVESCIA Non serviva certo una sfera di cristallo per prevedere che, prima o poi, anche alla Paceman sarebbe toccata la stessa sorte delle altre Mini: passare sotto le grinfie del tuner John Cooper Works. Tutto stava nel capire tempi e modi. E questa manciata di immagini comunicano fuori dai denti che il debutto della Mini Paceman John Cooper Works è vicino. Dunque arrivederci, dal vivo, al Salone di Detroit 2013.
ROSSONERA A STRISCE Intanto la Mini Paceman John Cooper Works si mette a nudo dentro e fuori in rete, sfoggiando la solita carrellata di personalizzazioni, una divisa rossonera – rigorosamente striata al centro – e modifiche ad hoc rispetto alla Paceman standard: paraurti aerodinamici, minigonne, scarico allargato e cerchi dedicati. Anche l'assetto è di tipo sportivo, ribassato rispetto allo standard di 1 cm. All’interno, invece, i sedili sono di chiara foggia sportiva come dimostrano i sostegni laterali, le cuciture rosse a vista fanno da trait d'union con gli esterni e si sprecano le finiture piano-black.
NESSUNA SORPRESA Il comparto tecnico, invece, non riserva sorprese: la Paceman John Cooper Works propone lo stesso 1.6 turbobenzina della Countryman JCW dalla potenza di 218 cavalli e una coppia massima di 280 Nm tra 1900 e i 5000 giri, capace però di toccare un picco momentaneo di 300 Nm grazie a un overboost. Le prestazioni parlano di 226 km/h come punta di velocità massima e di un crono nello 0-100 lievemente inferiore alla Countryman: 6,9 secondi contro 7. I consumi dichiarati, a seconda che la si compri manuale (a 6 marce) o automatica, si assestano sui 7,4 o 7,9 l/100 km.